TAP: RAFFORZAMENTO DELL’IMPIANTO IN ALBANIA PER AUMENTARE L’OFFERTA DI GAS

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La società di gestione del gasdotto, che si approvvigiona dai giacimenti dell’Azerbaigian, ha in previsione un progetto per potenziare l’attuale sito della stazione di Bilisht, territorio comunale localizzato nella contea di Korça nell’area sud est del Paese a pochi chilometri dal confine greco, punto di snodo essenziale per l’arrivo degli idrocarburi in Italia e nella UE

La presenza della grande infrastruttura per il transito, la movimentazione e lo smistamento del gas nel Paese delle Aquile, si è tradotta nella fattibilità e nella realizzazione di opere pubbliche è interventi sociali di prioritario impatto benefico per le comunità territoriali attraversate

Itinerario del gasdotto Tap in territorio albanese 

(Fonte: rivista Monitor) La società Trans Adriatic Pipeline ha avviato lo studio finalizzato ad ampliare la stazione di Bilisht con l’obiettivo di fronteggiare il possibile aumento dei volumi di gas movimentato, attualmente ammontanti a 10 miliardi di metri cubi all’anno. Si tratta di un adeguamento la cui previsione era già contenuta nel piano originale di gestione e sviluppo del viadotto energetico, nel contesto più generale dei programmi di integrazione e diversificazione delle fonti, con la prospettiva del teleriscaldamento (inedita per l’Albania) e di innesto delle più aggiornate tecnologie digitali, impiantistiche, termiche e termoelettriche

Malfor Nuri, country manager Tap per Albania 

Il sito della stazione di Bilisht 

“Questi studi – come è stato precisato dalla rivista di settore Monitor – sono il frutto di passi preliminari che la società TAP sta compiendo nello svolgimento dei test di mercato e di verifica della opportunità/necessità di una espansione delle capacità di captazione e di trasporto del gas, attraverso gli impianti messi a terra e le due stazioni di compressione presenti rispettivamente a Bilisht e a Fier. La prima di esse in particolare, situata in prossimità del confine con la Grecia e con la Macedonia del Nord, è stata predisposta per poter ospitare fino a cinque compressori da 15 megawatt ciascuno e per poter concorrere all’obiettivo finale di abilitare la complessiva infrastruttura del tap alla gestione di volumi di gas naturale fino a 20 miliardi annui di metri cubi”.

La maestosa sala concerti dell’università delle Arti, restaurata grazie al contributo della società Tap in Albania 

Sono molti gli aspetti innovativi, a partire dall’inserimento di compressori elettrici ad alta tensione che richiederanno il collegamento alla rete nazionale dell’elettricità, in modo da ridurre in misura significativa le emissioni in atmosfera e da concorrere al pieno successo della transizione ecologica e climatica. A conferma del fatto che anche una tecnologia, avente per oggetto la gestione di flussi e stock di gas, contribuisce alla creazione di un ambiente ecosistemico più pulito, più sociale e accessibile e più giusto.