Domani il consiglio di amministrazione dell’Autorità indipendente per la regolamentazione dell’energia (ERE) avrà all’ordine del giorno lo svolgimento dei passaggi procedurali relativi alla fissazione del nuovo prezzo applicato ai consumatori
Si registra, in particolare, un grande clima di attesa per quelli che si annunciano essere gli sviluppi tecnici dell’annuncio della Vicepremier, e Ministro delegato, onorevole Belinda Balluku, in merito al piano di riduzione tariffaria a beneficio dei nuclei familiari, al quale si farà fronte grazie alla limitazione delle perdite della rete elettrica e al recupero della capacità di incasso delle bollette
“Martedì si terrà la riunione del Consiglio di amministrazione dell’autorità ERE, sulla base del seguente ordine del giorno: prezzo al dettaglio per i clienti del Servizio universale per il periodo dal primo febbraio al 31 dicembre 2025”, così è scritto nell’annuncio pubblicato sul sito web istituzionale dell’authority.
In precedenza, nel corso del 2024 appena concluso, la Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Balluku, aveva dichiarato che sarebbe stata varata una tariffa agevolata del prezzo dell’elettricità dedicata alle famiglie e alle utenze domestiche.
“Lavoriamo da molto tempo con gli Enti OSHEE e KESH (le autorità preposte rispettivamente alla distribuzione e alla produzione elettrica) per stimare una diminuzione delle bollette con effetto per il 2025. Attualmente stiamo analizzando e ottimizzando i processi tecnici per concretizzare l’opportunità di offrire a tutti i cittadini Albanesi un prezzo migliore e più vantaggioso per i loro consumi elettrici”, aveva dichiarato l’onorevole Balluku durante una visita presso gli uffici Oshee.
A tutt’oggi, il prezzo dell’energia è di 9,5 lek al kilowatt (0,095 euro) senza IVA, mentre con IVA arriva a 11,4 lek (0,114 euro) per i nuclei familiari, mentre i cittadini in età da pensione (il capofamiglia nel caso di una coppia) dal 2015 ricevono un compenso aggiuntivo sulla pensione per la copertura della bolletta base. Nel corso della crisi energetica post pandemica, una specifica variazione al bilancio da parte del Governo Rama ha consentito di lasciare invariato il costo unitario del servizio di erogazione energetica e di incentivare più basso consumi domestici.



