Tariffe telefonia: -11,5% per la mobile, +3% per la fissa

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Sono lontani i tempi in cui per telefonare si spendevano cifre da capogiro e nell’ultimo anno, secondo l’analisi di Facile.it, i prezzi delle tariffe di telefonia mobile sono addirittura scesi tra il 9% e il 17% a seconda della tipologia di operatore. Guardando alle migliori offerte presenti sul mercato per un contratto di telefonia mobile standard* la spesa media mensile è di appena 7,80 euro; nel 2019, per un’offerta simile si spendevano 12,50 euro.

Trend opposto a quello della telefonia mobile si registra per la fissa; guardando alle migliori offerte presenti sul mercato, Facile.it ha calcolato che la spesa per un nuovo contratto di internet casa è pari a 25,96 euro al mese, valore in aumento del 3% rispetto allo scorso anno. Nonostante questo, però, l’Italia resta uno dei paesi europei con le tariffe più contenute.

Telefonia mobile

Come detto, oggi in media per un nuovo contratto di telefonia mobile si spendono 7,80 euro, vale a dire l’11,5% in meno rispetto allo scorso anno.
Analizzando più da vicino l’offerta emerge che chi opta per un “operatore virtuale” (MVNO – Mobile Virtual Network Operator), la tariffa media mensile scende addirittura del 17% rispetto allo scorso anno (meno di 6,50 euro).
Per gli operatori tradizionali, invece, la tariffa media mensile è pari a 8,50 euro, in calo del 9% rispetto allo scorso anno.
«Quando si sceglie un nuovo operatore di telefonia mobile è bene tenere in considerazione non solo la tariffa mensile, ma anche gli eventuali costi di attivazione, che normalmente variano tra 2 e 10 euro», spiegano gli esperti di Facile.it. «Se si cambia compagnia telefonica con frequenza, questi costi potrebbero avere un impatto significativo sul risparmio complessivo».

Telefonia fissa

Sul fronte della telefonia fissa, invece, nell’ultimo anno le tariffe sono lievemente cresciute. Guardando alle migliori offerte disponibili sul mercato emerge che il canone medio è aumentato del 3% arrivando a 25,96 euro. Va detto, però, che sono diminuiti i costi medi di attivazione e questo, almeno per i primi dodici mesi, compensa gli aumenti relativi al canone mensile.