Tassista si rifiuta di far salire il cane guida di un non vedente: licenza sospesa per 30 giorni

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Fermano il taxi in strada, l’autista accosta, ma non li fa salire a causa del cane-guida. Il Comune sanziona l’auto bianca con un mese di sospensione della licenza e il tentativo del tassista di fare ricorso fallisce.

L’episodio risale al 16 dicembre scorso. Erano le 19:45 circa, in via Lodovico Il Moro, quando i due passeggeri ipovedenti chiedono il passaggio al tassista. L’autista si ferma e nota subito il cane-guida con la tipica maniglia sull’imbracatura che serve ai conducenti per orientarsi. A quel punto il tassista chiede ai due di lasciare il cane nel bagaglio. Una richiesta che gli aspiranti passeggeri non possono accettare: avere il cane di fianco per loro è fondamentale per salire e scendere dall’automobile. Non si riesce a contrattare con il tassista che, a quel punto, decide di lasciare a piedi i due utenti.

La vicenda però non finisce quella sera. I due, infatti, segnalano l’episodio e la Commissione Tecnica Disciplinare di Palazzo Marino decide di sanzionare il tassista con una sospensione della licenza di 30 giorni. L’autista, però, convinto di aver ragione a marzo prova la strada del ricorso gerarchico chiedendo alla Direzione mobilità del Comune di annullare il provvedimento disciplinare. Nulla da fare: Palazzo Marino conferma la sospensione di un mese della licenza del tassista che ora può solo provare la strada del giudice amministrativo per poter cercare di fermare il provvedimento.