“A un anno dalla chiusura del bando sarebbero state attivate solo 35 licenze, la metà di quelle previste”
La capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti con un’interrogazione, sottoscritta anche dai consiglieri Francesco Sassone (FdI) e Giancarlo Tagliaferri (FdI), chiede alla Regione quali misure intenda adottare per supportare i Comuni e le associazioni di categoria nel superamento delle criticità a livello regionale, al fine di assicurare un adeguato servizio di taxi.
“Il Comune di Bologna, con l’obiettivo di migliorare il servizio taxi e raddoppiare i mezzi dedicati alle persone con disabilità, avrebbe emesso un bando per l’assegnazione di 72 nuove licenze.
A un anno dalla chiusura del bando – continuano gli esponenti di Fdi la consigliera – sarebbero state attivate solo 35 licenze, ovvero meno della metà di quelle previste.
Le associazioni di categoria e i sindacati attribuirebbero il fallimento del bando a fattori quali gli elevati costi per l’acquisto di veicoli e licenze, sconti non sufficienti e vincoli ritenuti troppo stringenti”. “Le criticità relative alla carenza di mezzi e alla scarsa efficacia dei bandi per nuove licenze, in particolare per i servizi di trasporto di persone con disabilità – sottolineano i proponenti – non sarebbero circoscritte alla sola città di Bologna, ma rappresenterebbero un problema diffuso anche in altre realtà urbane della Regione (come Rimini e Parma), con conseguenze negative sulla qualità del servizio a livello regionale”.
Per Evangelisti, Sassone e Tagliaferri le problematiche sollevate dal settore dimostrano che i costi e le condizioni imposte non sarebbero risultate attrattive, evidenziando la necessità di un’analisi approfondita e di un intervento coordinato fra gli enti locali e la Regione e per questi motivi chiedono alla Giunta “quali misure intenda adottare per supportare i Comuni e le associazioni di categoria nel superamento delle criticità a livello regionale, per assicurare un adeguato servizio di taxi, in particolare per le categorie più fragili, e per valutare l’efficacia dei bandi emessi finora; se ritenga necessario un intervento normativo o di coordinamento a livello regionale per rendere i servizi di trasporto pubblico non di linea più attrattivi”.
(Giorgia Tisselli)



