Tenanmen, Craxi (FI): “Abbiamo dovere di ricordare”

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Noi che viviamo per nostra fortuna nel mondo libero, noi che possiamo, abbiamo il dovere morale di ricordare solennemente

Il massacro consumatosi a Pechino il 4 giugno 1989 per soffocare nel sangue, con la repressione militare, un movimento che chiedeva riforme e libertà. È una pagina di storia che non può e non deve essere né celata né dimenticata, che ci racconta la voglia mai repressa di libertà e democrazia di un popolo e ci svela la natura del regime che lo ‘governa’ che, ancora oggi, a distanza di trentuno anni, impedisce non solo ogni iniziativa commemorativa ma ne vieta di fatto la memoria”. Così, Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Affari esteri.

“Piuttosto che propagandare falsi paper di regime sullo Xinjiang in difesa delle autorità cinesi contro le sedicenti faziosità dei governi e dei media occidentali, alcuni politici ed esponenti istituzionali, alcuni per dolo e convenienza altri per insipienza, farebbero bene a preoccuparsi ed impegnarsi per la libertà di Chow Hang Tung, attività cinese pro-diritti e pro-democrazia, da poco arrestata dalla polizia di Hong Kong mentre la città si preparava a celebrare l’anniversario della repressione. Qualcuno dice che, così facendo e dichiarando, non aiuto Ie buone relazioni con Pechino (e gli affari di qualcuno) ma personalmente preferisco non tacere, non rendermi complice, e stare dalla parte di quanti reclamano, oppressi e silenti, diritti e libertà”.