Basta rimboccarsi le maniche, avere pazienza e lavorare con entusiasmo
Di sicuro, poi, le sorprese, anche le più inaspettate giungono come una ventata miracolosa a sugellare ciò che di buonissimo è stato messo in pentola.
Dopo la straordinaria Dinamo Basket, tocca al Tennistavolo Sassari regalare un fantastico tricolore alla città già nota nel mondo per aver dato i natali a grandi personaggi della storia antica e moderna.
E anche per la FITeT Sardegna rappresenta la ciliegina sulla torta dopo la Coppa Italia conquistata lo scorso inverno dalla Marcozzi Cagliari, la finale scudetto femminile giocata dal Tennistavolo Norbello e le promozioni nella massima serie maschile di Muravera TT e Santa Tecla Nulvi.
E adesso un po’ di glorioso spazio se lo ritagliano i cinque fanatici della racchetta che prestando esperienza, classe, arguzia volpina, ma soprattutto cuore ad una società appena approdata nella massima serie riportano il titolo nazionale maschile sardo dopo ben 24 anni, e a 12 da quello conquistato nel femminile dallo Zeus Quartu.
Il sodalizio presieduto da Marcello Cilloco si prodiga in un’escalation frutto di un ambiente caldo e popoloso che non ha mai fatto mancare l’affetto al collettivo. Si intuisce quindi perché il mancino russo (ex Apuania Carrara ed ex Top Spin Messina) Sadi Ismailov abbia viaggiato con la media dell’86,7% e dietro di lui si sia fatto largo la piacevole rivelazione chiamata Andrea Puppo da Genova con il 63,6% diventando tassello strategico nel suo essere mai domo neppure nelle situazioni più disperate che ha risolto a suo favore.
Altro anello di congiunzione della superpotenza turritana è lo slovacco Lubomir Pistej, anche lui come Ismailov, atleta abituato a soggiornare nelle alte sfere del pongismo italico (vedi Apuania Carrara).
Importante anche il contributo del perugino Alessandro Baciocchi, già in passato protagonista in Sardegna, ma nel capo di sotto, e del nigeriano Ganyu Ashimiyu più calato nella parte di elargitore di consigli tecnico tattici assieme al coach Mario Santona, anche lui dirigente della prima ora nella società turritana.
Giunti al secondo posto nella fase regolare con sei punti di ritardo nei confronti dell’Apuania Carrara, i neo scudettati non hanno guardato in faccia nessuno sgominando, nei play off, prima la società amica Marcozzi Cagliari che aveva chiuso la prima fase con gli stessi punti (19) ma con una classifica avulsa peggiore e poi rimontando e sorpassando il club siciliano TOP Spin alla bella, approfittando dell’apporto di un pubblico di casa entusiasta che fino all’anno scorso non aveva potuto gustare le prelibatezze contenute nel più importante campionato nazionale.
Tra loro anche il primo cittadino Giuseppe Mascia che si è goduto fino in fondo il magic moment, manifestando la volontà di trovare uno spazio esclusivo ad una società che attualmente conta circa duecento tesserati tra agonisti, amatori, paralimpici, di cui la metà donne e un’altra cinquantina appartenenti alle classi giovanili che non mancano a loro volta di farsi sentire non solo nelle competizioni regionali.
Marcello Cilloco spera tanto nell’ausilio dell’amministrazione comunale perché smontare e rimontare 14 tavoli tutti i giorni per garantire l’attività curriculare alla scuola media n. 2 di Corso Cossiga non è certo come mangiare un gelato. Prima di buttarsi nuovamente a capofitto nell’attività si gode il bel momento ricordando come è stato generato: “Probabilmente non ho ancora realizzato quanto successo.
Abbiamo iniziato la stagione allestendo la squadra con l’obbiettivo di fare un campionato di media classifica – dice – e sicuramente non pensavamo di andare così in fondo. Eravamo certi del valore dei nostri giocatori, ma vincere lo scudetto è un’altra cosa. Questo risultato è storico sia per la nostra società, sia per la comunità di Sassari, ma dai tantissimi complimenti giunti da ogni angolo dell’isola immagino che il successo abbia fatto piacere all’intero panorama sportivo regionale”.
E il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu, negli anni a venire, potrà raccontare che durante i suoi mandati non sono mancati i colpi a sensazione: “Faccio tantissimi complimenti a tutta la società, vincere in questa maniera è ancora più bello – dice – perché la squadra, senza pressioni, ha mostrato tutti i suoi inestimabili potenziali nei momenti che contano.
Riesco ad immedesimarmi anche nella autentica euforia dei sostenitori, anche di quelli non propriamente legati alla disciplina.
Lo scudetto darà un importante impulso allo sviluppo del tennistavolo nel territorio e anche come Comitato dovremo cogliere al volo questa possibilità affacciandoci con sempre più entusiasmo nelle manifestazioni promozionali. Ancora tante felicitazioni al presidente Marcello Cilloco, alla dirigenza, al settore tecnico e ai bravissimi giocatori”.


