TERRA DELLE AQUILE SEMPRE PIÙ A STELLE E STRISCE: PIÙ CHE RADDOPPIATI GLI INVESTIMENTI USA IN ALBANIA

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Il Presidente della competente Camera di commercio Enio Jaco: “Aumento a 220 milioni di dollari, ma il potenziale qui è di miliardi”. Focus su accelerazione delle riforme amministrative, fiscali, energetiche e dei pubblici appalti e sui piani di promozione per la conoscenza del sistema Paese e della macroregione balcanica

Agli investitori statunitensi la destinazione albanese suscita un crescente interesse dal punto di vista insediativo. A dirlo sono le statistiche, ma il tema centrale rimane quello della sostenibilità e degli strumenti utili e necessari a fare in modo che quanti avviano un’attività nella terra delle Aquile siano portati a consolidarsi e a espandersi all’interno di una cornice giuridica e fiscale stabile, trasparente, aperta e accogliente.

Elementi sfidanti evidenziati dalla relazione programmatica di Enio Jaco, presidente della Camera di commercio che rappresenta gli interessi statunitensi in terra balcanica, e artefice di una pluralità di iniziative riferite non soltanto alla Capitale Tirana o al territorio nazionale bensì estese alla complessiva area vasta dei Paesi circostanti e limitrofi.

“Per anni gli investimenti erano rimasti stabili intorno agli ottanta milioni di dollari, ma nel corso dell’ultimo biennio essi hanno risalito la china fino a toccare la soglia dei 220 milioni, quindi con un aumento netto del 250 per cento. La realtà, però, ci dice molto di più: che il potenziale attivabile dal nostro Paese, nei confronti degli operatori economici americani, vale miliardi di dollari, e pertanto l’orizzonte operativo nostro guarda al medio e lungo termine e agli strumenti per far sì che le iniziative create in prima battuta rimangano floride e si sviluppino armonicamente e al massimo delle proprie possibilità – ha proseguito Enio Jaco di fronte alla riunione plenaria dell’assemblea dei soci e delle autorità partecipanti all’ente camerale a stelle e strisce – Per tutti questi motivi, noi non siamo soliti lamentarci, ma siamo semmai orientati a mettere a punto soluzioni che abbiamo racchiuso in una Agenda nella quale si trovano contenute ben 40 raccomandazioni che abbiamo indirizzato alle istituzioni governative e decisionali del Paese.

Secondo il numero uno della Camera economica a stelle e strisce, è necessaria una vigorosa accelerata sul versante della revisione dei meccanismi degli appalti pubblici, per accrescere le candidature e la partecipazione di imprese estere, e dell’ordinamento tributario che, in uno con la trasparenza dell’azione amministrativa pubblica, contrasti le informalità, stabilizzi gli incentivi alle imprese e si integri con i principi contabili internazionali.

“Una visione che abbiamo condiviso con i colleghi delle Camere di commercio degli altri Paesi operanti in Albania”, ha ancora precisato Enio Jaco. Il quale ha sottolineato due ulteriori circostanze favorevoli a che gli insediamenti USA nella terra di Skanderbeg si incrementino in misura esponenziale: “Il primo di essi è la tecnologia. Oramai è possibile aprire in Albania e lavorare direttamente con gli Stati Uniti d’America. Questo sta già avvenendo, ma può diventare un fenomeno di massa se si rafforza il cammino delle riforme ordinamentali. Il secondo è il percorso di adesione all’Unione Europea: già adesso le aziende e i professionisti con sede nel nostro Paese possono interagire e interfacciarsi con la UE e con gli Stati membri della comunità di Bruxelles, ma grazie a un quadro commerciale e di investimenti più competitivo, questo trend non può che crescere”. La via maestra è la collaborazione sussidiaria tra apparati pubblici e mondo delle imprese intermediato dalla Camera di commercio.

I temi della certezza fiscale e della sempre migliore trasparenza amministrativa sono stati al centro del messaggio di saluto della Ambasciatrice degli Stati Uniti d’America a Tirana, sua eccellenza Yuri Kim: “Le aziende statunitensi possono svolgere un ruolo chiave nel fornire alternative affidabili e sicure in modo che l’Albania non abbia bisogno di rivolgersi a fornitori inaffidabili o non qualificati. Alla stessa maniera, le aziende americane possono anche svolgere un ruolo importante per ricostruire le capacità informatiche dell’Albania in risposta agli attacchi iraniani dello scorso anno alla rete telematica. Non c’è dubbio che si trattasse di attacchi gravi, e non c’è dubbio che questi purtroppo continueranno, anche se non dall’Iran, e che continueremo ad affrontarli. Ogni Paese ne è interessato, e quasi ogni azienda li ha dovuti affrontare”.

In breve – è stata la conclusione di Yuri Kim – “abbiamo dalla nostra parte opportunità e sfide, ma le sfide offrono anche delle opportunità. Il lavoro con la Camera di commercio è fondamentale per continuare a promuovere un clima imprenditoriale migliore in modo da poter far progredire il partenariato economico tra Stati Uniti e Albania e quindi l’area balcanica tutta”.

Nel frattempo, crescono le adesioni dei principali operatori economici della Nazione alla Camera di commercio USA in Tirana: tra le più recenti di esse, come comunicato dal Direttore generale Neritan Mullaj, rientra la società Auto-City che gestisce il polo fieristico Expo City leader nella regione nel settore degli allestimenti e della ricettività dei grandi eventi espositivi, convegnistici e congressuali ai massimi livelli delle istituzioni.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI