Terzo mandato: il Consiglio dei ministri impugna la legge del Trentino, la Lega vota contro

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Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare alla Corte costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento sul terzo mandato. La delibera è arrivata dopo un confronto tra i ministri nel corso della riunione, e con il voto contrario della Lega.

Questa possibile mossa si inserirebbe in un quadro più ampio di confronto tra l’autonomia speciale e i principi costituzionali, con implicazioni anche per altre regioni autonome come il Friuli Venezia Giulia.

Il matrimonio tra leghisti e meloniani, mai idilliaco a Trento, scricchiola anche a Roma, almeno per quanto riguarda le norme sul terzo mandato per guidare una regione. Ad oggi vige la norme secondo la quale un presidente di regione può essere eletto al massimo per due mandati consecutivi.

Un mese fa il Consiglio provinciale di Trento aveva approvato il disegno di legge, presentato dalla Lega, che aumenta da due a tre i mandati massimi consecutivi per i presidenti della Provincia autonoma. La proposta, che ha ottenuto 19 voti favorevoli e 16 contrari, è passata grazie alla divisione che si è consumata nel gruppo di Fratelli d’Italia. Carlo Daldoss e Christian Girardi hanno votato a favore, mentre gli altri due esponenti di Fdi contro. I due dissidenti hanno poi annunciato l’uscita dal partito.