The Flow pubblica l’album “Reborn” un susseguirsi di rock, pop, indie folk, elettronica e alternative

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Esce “Reborn”, album d’esordio di The Flow, pseudonimo dietro cui si cela il cantautore e interprete Emanuele Montesano, già frontman delle formazioni Edéma e Aksak e con alle spalle la pubblicazione degli album da solista “Origine” e “Mettiamoci d’accordo”.

Originario di Sapri (SA), The Flow firma un album dove si alternano rock, pop, indie folk, elettronica e alternative che si ispira ad artisti quali Placebo e Kings of Leon.

Come anche per i primissimi lavori di Emanuele, dal punto di vista testuale “Reborn” è un album ricco di storie, di tutto ciò che il cantautore osserva intorno a sé, dal bisogno di rivalsa alla ricerca di un posto felice dove rifugiarsi.

«Mi piace guardarmi attorno, osservare, carpire sensazioni. Osservo ogni minima cosa, dai suoni alle immagini, e tante volte li utilizzo come spunto».

Preceduto dall’uscita dei singoli “Love love love” (sull’azzeramento dei confini in amore), “Love in the house” (una dolce ballad “natalizia”), “The window” (un alternative rock che parla di ansia e come combatterla) e “Black and white” (una ballad rock sull’assenza di dialogo nei rapporti familiari), “Reborn” è stato completamente scritto dallo stesso Emanuele, mentre tutti i brani sono stati arrangiati e interamente suonati dal polistrumentista Alessandro Galdieri, il quale ha curato anche mix e master.

“REBORN” nelle parole di THE FLOW
track-by-track 

“INTO THE FLOW”
L’album si apre con un alternative rock tirato, stile Placebo, dove parlo della mia vita sopra un palco, del mio amico microfono e quel filo che ci lega e ci rende, ormai, un tutt’uno. 

“COMET STARS”
Una sentita ballad pop rock che rimanda ai 90’s che racconta di un uomo innocente chiuso in carcere, che scrive alla sua amata sperando che la giustizia faccio presto il suo giusto corso. 

“BOYHOOD”
Indie folk ispirato all’omonimo film di Richard Linklater, 12 anni di riprese con gli stessi attori, seguendo la crescita del protagonista Mason dall’infanzia all’età adulta, esplorando temi come famiglia, divorzio e maturazione in modo molto autentico, come se fosse una vita reale. Il film è un’opera di finzione, ma la sua originalità sta nel far invecchiare i personaggi in tempo reale, creando un’immersione quasi documentaristica nella vita di un ragazzo americano. 

“BLACK AND WHITE”
Una ballad rock sul deterioramento dei rapporti in famiglia, la poca comunicazione, l’isolarsi ognuno nel proprio mondo. In questo brano ho voluto trattare un argomento di cui se ne parla davvero poco: il congelamento dei rapporti in famiglia, l’assenza di dialogo e di confronti. I figli, rapiti dalle nuove tecnologie, senza una figura che li segua nella crescita o che giochi semplicemente con loro. I genitori, troppo impegnati a farsi la guerra fra loro, a cercare fughe dal matrimonio pur di non affrontare la realtà. 

“Black and white” su YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=4WdT6IZDM8U 

“LOVE LOVE LOVE”
Un mix di hard rock e pop elettronico che parla di amore senza confini, al di là del colore della pelle, del sesso, della religione, ecc. Storie diverse che si intrecciano, alcune dolci, altre sofferte. 

“LOVE LOVE LOVE” su YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=yiscXDMG4ic 

“FARAWAY”
Un pop rock che parla di come ognuno dovrebbe aver un posto felice in cui rifugiarsi dallo stress quotidiano, o comunque poter avere una valvola di sfogo che molto spesso si racchiude in un hobby o svolgimento di un’arte. 

“THE WINDOW”
Ci sono mostri che noi non vediamo ma sentiamo: sono forti, non ne hai il controllo. Uno di questi é l’ansia. É un argomento che mi tocca personalmente: se ne parla poco, si minimalizza molto spesso. C’é chi ricorre a farmaci: io ho scelto rimedi naturali come erbe rilassanti come melanina, valeriana. Si puó star meglio, ma pensare di uscirne totalmente é un’utopia: io ho trasformato questa mia ansia in un alternative rock influenzato dalla drum ‘n’ bass dei Pendulum. 

“The window” su YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=u7GRhUUkbj8
 

“NOTHING IS EASY”
Questo brano pop rock narra delle difficoltà che ho avuto nella vita per far musica (e non solo). Nessuno, in fin dei conti, ci ha mai detto che sarebbe stato facile. Sono sempre rimasto da solo a lottare per ció che volevo: mai uno sprono, sempre per la mia strada. Sono caduto e mi sono rialzato piú volte.