TIRANA CORRE A BRUXELLES, DRAGHI IN PARLAMENTO: ISTITUZIONI FONDAMENTALI CONTRO GLI SPECULATORI DELLE CRISI

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L’Albania si appresta a correre domani a Bruxelles per avviare i negoziati di adesione alla UE, Draghi si appresta a correre in Parlamento lunedì per salvare il governo e il Paese dalla crisi

In tale contesto – come è stato ribadito dal nostro direttore politico Alessandro Zorgniotti intervistato dall’editrice Loredana Buoso – il ruolo delle istituzioni governative e diplomatiche rimane decisivo e lo diventa ancora di più al fine di evitare che tra le stesse da una parte, e i cittadini e gli imprenditori dall’altra, si inseriscano indebitamente ambigui intermediari, pseudo associazioni, finti consulenti di fondi immaginari, venditori di fontane di Trevi che portano diritti in manicomio o causano qualche cattiva esperienza.

L’avvicinamento dell’Albania alla prospettiva Europea favorirà un migliore accesso ai fondi bancari e strutturali, e proprio per questo gli interlocutori delle aziende dovranno essere soltanto ed esclusivamente quelli istituzionali (ministeri, Ambasciata, Banca Intesa Sanpaolo, Confindustria Albania).

Allo stesso modo, occorrerà impedire che la crisi del governo Draghi costi agli italiani 200 miliardi di euro in termini di BTP non rinnovati alla scadenza, e definire una soluzione istituzionale alla crisi stessa che permetta di proseguire le decine di accordi in atto con l’Albania e consenta di insediare al più presto il consiglio economico binazionale degli investimenti sottoscritto dal Premier albanese Edi Rama e dal nostro Ministro degli esteri Luigi Di Maio.