TORNA BANCA FINANZA CON UN NUMERO PIENO DI ENERGIA

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Il magazine diretto dal banchiere scrittore Beppe Ghisolfi conclude l’anno in corso con un’edizione incentrata sul prestigioso convegno ospitato nella sala convegni della direzione generale Bper di Torino a cura di Polo Grafico e NewsPaper e basato sul rapporto tra fonti energetiche, opere infrastrutturali e compatibilità ambientali, laddove il ruolo della finanza sussidiaria e del risparmio privato, accantonato presso il settore bancario, può svolgere un ruolo propulsivo e addizionale/complementare a bilanci pubblici non più sufficienti e sempre più vincolati

Un momento del prestigioso evento convegnistico ospitato a Torino da Bper, con Beppe Ghisolfi e Gianni Cuniberti (alto esperto Sgr) al centro del tavolo 

Il numero in uscita del magazine, punto di riferimento e di incontro fra economia reale e finanziaria soprattutto del Nord Ovest, propone diversi prestigiosi contributi editoriali e giornalistici sui temi della alfabetizzazione economica di base, che vede il nostro Paese ancora piuttosto indietro nelle medie europee, e sul progetto di legge finanziaria e di bilancio in fase di discussione presso il Parlamento italiano.

Da sinistra, il Presidente Abi Antonio Patuelli, il banchiere giornalista Beppe Ghisolfi (che ne è amico e collaboratore) e l’editore Gian Luigi Gola alla consegna degli Oscar delle banche a Torino: extra profitti al centro del dibattito da anni orami 

Inevitabile qui è l’accenno a una voce che – di per sé – rappresenta praticamente un quarto del budget complessivo dell’intera manovra: parliamo del contributo che il governo Meloni richiede al settore bancario a valere sui presunti extra profitti, con un duplice intervento volto a smobilizzare le riserve patrimoniali (di cui in precedenza era stato incentivato l’accantonamento per aumentare le capacità di erogazione dei prestiti a famiglie e imprese) e a inasprire la pressione fiscale tramite l’aumento dell’aliquota Irap (imposta regionale sulle attività produttive, con buona pace del federalismo fiscale). Come ribadito dal Presidente di ABI, Antonio Patuelli, più volte ospite e relatore d’onore a Torino, il concetto di extra profitto vale in regime di monopolio naturale, non in un settore dove operano in reciproca concorrenza fra loro almeno 500 istituti creditizi di varia dimensione e grandezza.

Inevitabile, poi, un richiamo al capitolo delle riforme di sistema, o presunte tali, a partire da quella costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati e degli organismi collegiali di autogoverno degli stessi: un argomento che dominerà i salotti e gli studi TV fino alla prossima primavera, e che viene considerato poco utile a risolvere il problema di fondo della Giustizia Italiana riguardante la durata media eccessiva di un processo civile o penale, fra le precondizioni per offrire certezza di diritti e doveri a cittadini, risparmiatori e investitori. Questioni su cui il magazine tornerà a soffermarsi nei prossimi numeri del 2026.

Un grazie all’editore Gian Luigi Gola e al collega Alessandro Marini per il rilievo anche internazionale impresso al giornale.