L’ora solare è in arrivo: l’estate 2024 è finita ed è giunto il momento di spostare indietro gli orologi. Lancette indietro di un’ora, dunque, alle tre della notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, riposizionandole sulle ore due. Recupereremo così l’ora di sonno che abbiamo perso alla fine dello scorso marzo, ma i nostri pomeriggi godranno di sessanta minuti di luce diurna in meno. L’operazione va compiuta manualmente solo sugli apparecchi analogici, perché quelli digitali e collegati a Internet si riallineeranno automaticamente al nuovo orario. L’ora solare resterà in vigore fino a domenica 31 marzo 2025, quando, sempre alle tre del mattino, entrerà in vigore l’ora estiva.
ORA LEGALE: AL MOMENTO NESSUN CAMBIAMENTO – Nonostante le polemiche che accompagnano da qualche anno il cambio stagionale dell’ora, al momento non ci sono novità per chi spera da tempo di abolirla o, al contrario, di mantenerla tutto l’anno. Il risparmio che l’ora legale ha portato sulla bolletta energetica del nostro Paese non è stato da poco: i dati resi noti da Terna, il gruppo proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell’elettricità in alta e altissima tensione, parlano di un risparmio economico di circa 90 milioni di euro, con minori consumi di energia per 370 milioni di kw/h, che corrisponde al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140mila famiglie. Il risparmio energetico è dunque sensibile e ha avuto un impatto positivo anche sull’ambiente, riducendo di circa 170mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica in atmosfera
Per questo motivo, al momento, non ha avuto seguito l’iniziativa dei Paesi europei che vorrebbero l’abolizione dell’ora legale, ma è complesso anche adottare la soluzione opposta, ovvero mantenerla per tutti i dodici mesi dell’anno: tutti i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero accordarsi su un sistema unico valido per tutti, ma al momento questa soluzione non si profila ancora all’orizzonte e quindi tutto resta così com’è.


