Tpl, Filt Cgil e Faisa Cisal: Melasecche farebbe bene ad ascoltare i lavoratori

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© Marco Merlini / Cgil Firenze 11 luglio 2016 Un anno fa, un giovane operaio edile è morto sul lavoro, stroncato dal caldo in un cantiere di Firenze. Da allora la Fillea Cgil, gli Rlst (rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza) e gli altri sindacati hanno iniziato un'intensa mobilitazione, che ha coinvolto gli ordini professionali, le istituzioni e le ditte impegnate nei cantieri della città. Questa lunga battaglia ha portato, all'inizio di luglio, all'emanazione da parte della Asl Toscana Centro di una serie di dettagliate linee guida per salvaguardare la salute dei lavoratori nelle giornate particolarmente afose. Si tratta di una sequenza di semplici accorgimenti, ma rappresentano tuttora l'esperienza più avanzata a livello nazionale su un fronte troppo spesso sottovalutato, e possono salvare la vita di molti operai. Nella foto il cantiere “Regione” - Linea 2 Tramvia Firenze (Pausa programmata)

“Ancora una volta l’assessore Enrico Melasecche dimostra scarsa sensibilità democratica. Forse, dopo uno sciopero e dopo una manifestazione partecipata come quella dello scorso 5 agosto in piazza Italia a Perugia, l’assessore avrebbe potuto aprire un normale confronto con i lavoratori di Busitalia e con il loro sindacato, anziché dare lezioni con grande arroganza, ancora una volta a mezzo stampa”

Così in una nota Ciro Zeno (Filt Cgil) e Christian Di Girolamo (Faisa Cisal). “In ogni caso – continuano i sindacalisti – vorremmo far notare all’assessore che prendere ad esempio la situazione di Padova è una scelta infelice. Lì infatti Busitalia si è aggiudicata una gara (a lotto unico, nonostante un bacino più grande dell’intera Umbria) ma incontra difficoltà proprio a causa del basso costo chilometrico, che produce stipendi da fame per i nuovi assunti e costringe l’azienda a rimodulare il servizio, con allungamenti della frequenza delle corse, cancellazioni e autobus strapieni”.

“Pensiamo – insistono Zeno e Di Girolamo – che l’assessore Melasecche, con un pizzico di umiltà in più, farebbe bene ad ascoltare chi veramente vive dentro i problemi che lui dice di voler risolvere dall’alto della sua poltrona, ovvero i lavoratori di Busitalia, che sono davvero amareggiati da questo atteggiamento di prepotenza del potere nei loro confronti”. 
In ogni caso i sindacati non intendono fermarsi: “Continuano i nostri incontri con le amministrazioni comunali, colpite dai tagli – spiegano i rappresentanti di Filt Cgil e Faisa Cisal – da ultimo ci siamo confrontati con il sindaco e l’assessore ai trasporti del Comune di Terni, con i quali abbiamo condiviso le nostre perplessità, peraltro trovando molta professionalità e soprattutto conoscenza delle normative tecniche. L’impegno, almeno sembra, e quello di approfondire determinati temi sui motivi della vertenza. Nelle more – concludono Zeno e Di Girolamo – le nostre iniziative continueranno per difendere un tpl efficiente per i cittadini e garantire la piena tutela dei lavoratori di Busitalia”.