Il direttore politico Alessandro Zorgniotti, intervistato dall’editrice Loredana Buoso, ha riassunto nel consueto spazio domenicale gli sviluppi più recenti dell’attualità generale e specifica, dalla politica all’economia, con un focus dall’Italia alla cooperazione con i Balcani
Tra macro cambiamenti climatici globali e micro cambiamenti politici italiani, occorre sempre tenere al centro non tanto questo o quel partito, quanto le Istituzioni, le sole che possano tutelare e promuovere le iniziative e i progetti sani dei nostri Connazionali sia entro i confini della Penisola che sui mercati esteri.
Il ministro in carica della Farnesina, Luigi Di Maio, che ha appena formato il proprio soggetto politico centrista, è sì legittimo che porti avanti le proprie aspirazioni elettorali, senza dimenticare però mai di essere il massimo responsabile di un dicastero che, oltre ad amministrare una comunità di quasi 60 milioni di residenti nel Belpaese, annovera altri 5 milioni di nostri concittadini residenti all’estero.
Occorre pertanto avere come obiettivo centrale il continuo miglioramento e potenziamento dei servizi consolari e diplomatici, perché essi rappresentano il solo snodo legittimo per il buon fine di iniziative e interventi strategici per il made in Italy.
Il direttore Zorgniotti cita per esempio l’ottimo lavoro di Ambasciate come quella Italiana a Tirana, che dopo la programmazione intensa della festa del Due Giugno sta proseguendo le proprie attività di sinergia, promozione e collegamento tra enti dei due Paesi attivi in medesimi settori dove sono in atto progetti a carattere economico, culturale e sociale di sicura importanza.
Come il recente gemellaggio tra il Comune di Matera in Basilicata e la città di Berat nella Albania del Sud, entrambi siti UNESCO, i cui sindaci sono stati ricevuti dal nostro vice Ambasciatore Luigi Mattirolo.
Zorgniotti ha infine elogiato la guida Paese di Confindustria Albania e dello studio Tonucci and partners, facente parte del sistema Italia all’estero, in quanto bussola indispensabile per comprendere le reali opportunità di investimento e finanziamento, ai sensi degli strumenti vigenti: la conferma di come occorra puntare sulle “i” di Istituzioni, le quali rimangono il solo antidoto contro i sedicenti (e a volte purtroppo seducenti) consulenti improbabili che, con il Photoshop delle bandierine europee sui propri loghi, promettono (e non mantengono) aiuti e finanziamenti di ogni genere nei Paesi emergenti.
Meglio una guida sicura – come quella di Confindustria patrocinata dalla nostra Ambasciata e redatta dallo studio Tonucci – piuttosto che finire fuori strada per i consigli di qualche venditore di fontane di Trevi.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




