TRAGEDIA DI MESTRE. REGIONE ALLESTISCE SALA ACCOGLIENZA PARENTI ALL’OSPEDALE DELL’ANGELO CON ASSISTENZA PSICOLOGICA

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Mestre, pullman precipita da una sopraelevata: 21 morti e 15 feriti

Acquisite due scatole nere. L’ad dell’azienda: “Nelle immagini il bus frena”. Quattro i feriti in terapia intensiva. Il bus è stato rimosso. Turisti ucraini fra le vittime. Forse un malore del conducente all’origine del disastro

Sono 8 le persone tutt’ora in terapia intensiva dopo lo schianto del bus a Mestre di ieri sera. Di questi, due sono in condizioni molto critiche. L’ha detto all’Agi il dottor Paolo Rosi, direttore del Suem118 del Veneto. A destare molta preoccupazione è una bambina di soli 4 anni che versa in condizioni critiche, con ustioni gravi in tutto il corpo, ricoverata all’ospedale di Padova.

Ci sono due bambini – un neonato di pochi mesi, e un 12enne – e anche una ragazza minorenne tra le 21 vittime dell’incidente.

La Regione Veneto ha allestito e già attivato all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre.

Nell’androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi.

In questi minuti sono già molte quelle arrivate all’ospedale.

Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese.

I parenti sono assistiti da un Team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.