Trasporti. Gibertoni (Misto): cambiare l’abbonamento “Salta su” per tutelare i figli di genitori separati che abitano in Comuni diversi

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“La Regione Emilia-Romagna nel riproporre l’iniziativa di gratuità “Salta su” negli anni ha provveduto a diverse sistemazioni ed integrazioni della relativa casistica, ma continua ad ignorare questa questione”

L’abbonamento “Salta su” deve tutelare anche i figli di genitori separati che abitano in due diversi Comuni.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come “si evidenzia una “discriminazione” che interesserebbe i minori figli di genitori separati, che vivono in due Comuni diversi, infatti questi studenti non possono usufruire dell’abbonamento gratuito come i loro coetanei, poiché il loro abbonamento sarebbe valido solo in una delle due tratte, casa della madre-scuola o casa del padre-scuola, ove una delle due si trovasse oltre la zona e/o fascia chilometrica inclusa in “Salta Su“, mentre l’altra tratta andrebbe pagata: sebbene questi casi siano pochi, il prevederli nella casistica degli abbonamenti di “Salta su” aiuterebbe a rendere meno tese situazioni familiari spesso contraddistinte da difficoltà di conciliazione di interessi diversi e in cui, comunque, è importante salvaguardare gli interessi dei minori”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se non ritenga opportuno, nella campagna 2023 – 2024 dell’iniziativa di gratuità “Salta su“, correggere la “discriminazione” che interesserebbe i minori figli di genitori separati, che vivono in due comuni diversi, infatti, questi studenti non possono usufruire dell’abbonamento gratuito come i loro coetanei, poiché il loro abbonamento sarebbe valido solo in una delle due tratte, casa della madre-scuola o casa del padre-scuola, ove una delle due si trovasse oltre la zona e/o fascia chilometrica inclusa in “Salta Su“, mentre l’altra tratta andrebbe pagata”.

(Luca Molinari)