“La Regione Umbria e la Usl Umbria 2 devono intervenire per risolvere la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto malati, sangue e farmaci, così come promesso dalla stessa presidente della Regione Donatella Tesei in occasione dell’ultimo presidio di protesta sotto palazzo Donini”
Ad affermarlo in una nota è la Filcams Cgil di Perugia e Terni che accompagna lavoratrici e lavoratori in questa vertenza. Una “battaglia di civiltà”, sottolinea il sindacato, visto che è “inaccettabile lavorare per 5 euro l’ora, tanto più nella nostra sanità pubblica”.
Come noto, il motivo della protesta sindacale sta nell’applicazione da parte delle società appaltratrici del servizio (Goser società Cooperativa e Meridio Spa) di un contratto di lavoro non sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e decisamente peggiorativo in termini di salario e diritti.
A seguito dell’apertura dello stato di agitazione (che permane) e delle mobilitazioni messe in campo dal sindacato, lo scorso 6 giugno le due società appaltatrici hanno incontrato i rappresentanti della Filcams Cgil di Perugia (Massimiliano Cofani) e Terni (Luca Solano). Ma la richiesta sindacale di applicare il giusto contratto, sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, è stata respinta, adducendo come motivazione l’insostenibilità economia a fronte del valore dell’appalto, aggiudicato con un forte ribasso.
“A questo punto è fondamentale proseguire il tavolo di trattativa anche con la presenza della stazione appaltante e quindi della Usl Umbria 2 – conclude la Filcams Cgil – facciamo dunque appello alla direzione aziendale e alla stessa presidente Tesei affinché si possa arrivare a sanare questa situazione intollerabile generata ancora una volta dalla pratica del massimo ribasso negli appalti pubblici”.



