Tre volte Cèramica: tre fine settimana a ingresso gratuito per 14 mostre, 80 artisti, 76 eventi, 1 mostra mercato, 3 residenze, 10 atelier aperti, 24 workshop
Tra le mostre: Tortus, Riccardo Previdi, Fabienne Withofs, Bruno Bagnoli, Eugenio Taccini e i finalisti della prima edizione di Open Studio – International Contemporary Ceramics Prize
Giunta alla trentaduesima edizione, la manifestazione Cèramica 2025 torna completamente rinnovata, nel format e nelle date: per tre fine settimana consecutivi Montelupo si trasforma in museo diffuso, con un denso programma di mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, workshop e laboratori, atelier aperti, luci d’artista e proiezioni architetturali ispirate al tema ceramico.
Il festival, promosso dal Comune di Montelupo Fiorentino con la direzione scientifica della Fondazione Ceramica Montelupo, rappresenta l’evento più identificativo del distretto e segue quest’anno il tema “Open Studio”: la ceramica, tradizionale e contemporanea, esce infatti dagli spazi deputati e si allarga all’intero borgo, attraversando le arterie cittadine per mettere in luce i luoghi della produzione e gli atelier, ma anche invadendo spazi solitamente inaccessibili.
Di seguito segnaliamo le mostre e gli eventi più significativi dislocati in tutti i centri nevralgici del sistema Montelupo: il Museo della Ceramica, che ospita percorso museale, importanti mostre e collezioni; il Palazzo Podestarile con mostre temporanee; la Fornace del Museo sede di didattica, workshop, residenze d’artista; le Botteghe e gli studi d’artista che contano circa 40 luoghi di produzione; il Museo Archivio Bitossi, noto museo d’impresa; l’Atelier Marco Bagnoli, sede del suo studio e delle sue collezioni; il Percorso di arte urbana site specific con opere in ceramica contemporanea e collezioni contemporanee; la Scuola di Ceramica con il Centro Ceramico Sperimentale per la formazione specialistica; il Museo e i siti archeologici; infine i Percorsi di ricerca artistica per gli scambi internazionali di residenza.
Le mostre
Bruno Bagnoli: La vibrazione della materia
A 50 anni dalla scomparsa dell’artista, la Fondazione Ceramica Montelupo presenta un percorso dedicato alle molteplici sfaccettature che hanno contraddistinto il lavoro e la poetica di Bagnoli (1914-1975). La mostra presenta un itinerario utile a ripercorrere le tappe principali dell’opera di Bagnoli, artista montelupino che ha saputo coniugare pittura, ceramica e scultura in grès.
Durante Ceramica 2025 è visitabile anche collezione pubblica presso il Palazzo Comunale.
Open Studio – International Contemporary Ceramics Prize
La Fondazione Ceramica Montelupo presenta la mostra delle 56 opere finaliste della prima edizione del Premio di ceramica contemporanea, sostenuto daToscanaincontemporanea 2025 e aperto ad artisti di tutte le età e nazionalità, con una sezione speciale dedicata agli under 35. 255 artisti provenienti da 23 paesi hanno presentato la propria candidatura.
I vincitori dei premi previsti dal concorso, individuati da una giuria di esperti (Benedetta Falteri, Gabriele Migliori, Christian Caliandro, Eric Landon in arte Tortus, Matteo Zauli), saranno proclamati il 20 dicembre.
Dal 6 al 20 dicembre sarà possibile votare l’opera che aggiudicherà il premio del pubblico. Il premio nasce con l’intenzione di realizzare un’istantanea della ceramica contemporanea italiana e internazionale, offrendo una mappatura di artisti, di diverse generazioni e provenienze, attivi sul panorama nazionale e internazionale, per fermare, in un solo sguardo, tutta la vitalità della ceramica contemporanea.
Eugenio Taccini. Omaggio al Maestro
Eugenio Taccini (Montelupo Fiorentino,1943-2025) è stato tra i più noti e significativi artigiani artisti del territorio di Montelupo Fiorentino e della Toscana, nonché icona e ambasciatore dell’arte fiorentina e toscana sul territorio nazionale e internazionale. La città di Montelupo Fiorentino dedica un omaggio alla sua memoria al MMAB. La mostra ripercorre l’evoluzione artistica di Taccini attraverso una selezione di opere che testimoniano la varietà della sua ricerca e il dialogo costante con la tradizione ceramica del territorio. Il percorso espositivo crea una narrazione crono-tematica che intreccia la sua produzione con la storia di Montelupo e con il patrimonio artistico e artigianale dell’area fiorentina e metropolitana.


