I Frecciarossa di Trenitalia fanno ritardo nel 31% dei casi, lo rivela la nostra nuova inchiesta sulla puntualità del servizio ferroviario
Italo va meglio, ma nel complesso l’Alta Velocità arranca: i tempi di percorrenza sono più lunghi rispetto al passato. Gli Intercity fanno ritardo nel 41% delle tratte analizzate. I viaggiatori hanno diritto a rimborsi molto più corposi a fronte di un servizio inadeguato. Firma la nostra petizione per ottenere gli indennizzi che ti spettano.
Altroconsumo torna sui ritardi del servizio ferroviario con questa nuova indagine sulla puntualità dei treni che parte dai dati pubblicati dalle Ferrovie. In pratica, siamo andati a fare le pulci alle statistiche fantasiose che elogiano il trasporto ferroviario.
La realtà è che i treni di ogni tipologia subiscono ritardi cronici e i cittadini avrebbero diritto a rimborsi corposi a fronte di un servizio che fa acqua un po’ ovunque.
Questa verità è scritta nero su bianco ed è accessibile a tutti, basta consultare il monitor virtuale messo a disposizione da Rete ferroviaria italiana, che riporta i ritardi in tempo reale di tutti i treni in viaggio lungo il Paese.
Lo abbiamo studiato per 43 giorni consecutivi, minuto per minuto dalla mattina alla sera, e possiamo dire con certezza che i treni arrancano, anche quelli ad Alta Velocità. Nessun tipo di treno nell’indagine è esente da ritardi, ma la pagella peggiore spetta al servizio Intercity.
Sono 54 le tratte ferroviarie indagate sul monitor live di Rfi
L’indagine di Altroconsumo ha valutato il grado di puntualità del sistema ferroviario offrendo una fotografia del servizio. L’analisi è stata fatta considerando i principali treni, ad esclusione dei servizi regionali, quindi: Alta velocità (Frecciarossa o Italo) e Intercity.
Abbiamo considerato solo i collegamenti diretti lungo le tratte diurne (tra le 6 e le 23.45) che collegano le principali città italiane.
Tra il 25 luglio 2025 e il 5 settembre 2025, abbiamo tracciato 54 tratte da nord a sud del Paese, per un totale di 28 mila rilevazioni. Per ogni treno monitorato è stata rilevata la puntualità all’arrivo. L’analisi è stata realizzata monitorando per 43 giorni le informazioni del servizio web “Monitor Arrivi/Partenze live” di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), sito aperto al pubblico, che permette di visualizzare partenze e arrivi nelle stazioni e i ritardi accumulati. I dati medi sono calcolati sulla percentuale di ritardo lungo le varie tratte, escludendo i casi estremi e poco rappresentativi.
L’Alta Velocità continua a essere poco puntuale
L’Alta Velocità è ormai da anni il servizio di punta del sistema ferroviario, è il più rapido e anche il più costoso proprio perché dovrebbe garantire il percorso in tempi molto più ridotti. Pensiamo alla tratta Milano – Bologna, oggi coperta in un’ora di viaggio contro le circa due ore offerte da altri tipi di treno.
Per l’Alta Velocità è proprio il caso di dire che il tempo è denaro, eppure la competitività dell’AV è incrinata dalla cronica mancanza di puntualità, come rivela anche questa indagine di Altroconsumo. Sui binari veloci operano due concorrenti, Trenitalia e Italo, abbiamo messo a confronto il loro livello di puntualità.
I treni Frecciarossa hanno in media il 31% di ritardo
L’analisi dei treni veloci di Trenitalia ha riguardato 45 tratte, da nord a sud del Paese. Sulle rotte principali, le più gettonate e quindi le più frequenti, come Milano – Roma, Napoli – Roma e Milano – Bologna, abbiamo potuto monitorare circa mille treni per tratta.
Come si può vedere nella grafica, il servizio Frecciarossa è in forte crisi: in media per le tratte analizzate il 31% dei bolidi rossi arriva oltre l’orario previsto. Per il servizio Frecciarossa si nota una situazione particolarmente critica nei collegamenti che coinvolgono la direttrice adriatica, dove abbiamo registrato ritardi in ben oltre il 50% dei treni rilevati. Il caso più critico è la tratta Bari Centrale – Milano Centrale, con oltre il 70% dei treni in ritardo. Un’altra tratta con ritardi critica è la Salerno – Torino Porta Nuova: il 53% dei convogli sfora l’orario di arrivo. Rispetto alla tratta più significativa, cioè la Milano Centrale – Roma Termini e viceversa, i treni rilevati in ritardo sono rispettivamente il 18% e il 25%.
I convogli di Italo sforano l’orario una volta su cinque
Per il concorrente Italo abbiamo analizzato 25 tratte e in media nel 20% dei casi i convogli di Italo sforano l’orario. Nel complesso, dunque, è più puntuale dei Frecciarossa quanto meno sulle 25 tratte rilevate in cui viaggiano entrambi gli operatori.
La tratta particolarmente critica è il collegamento tra Napoli Centrale – Venezia Mestre, con ritardi rilevati nel 40% dei casi. Anche la tratta Reggio Calabria Centrale – Roma Termini zoppica: qui i treni con ritardo sono il 38%. Anche sulla tratta fondamentale, cioè la Milano Centrale – Roma Termini, ci sono ritardi (nel 15% dei casi), ancora di più sulla Roma – Milano (circa per il 19% dei treni).
Mettendo a confronto i due concorrenti ferroviari sulle tratte principali, per le quali abbiamo le rilevazioni di entrambi gli operatori, Italo risulta quasi sempre in vantaggio su Trenitalia. In media i treni di Italo in ritardo sono il 20% delle tratte monitorate, contro il 26% dei Frecciarossa.
La stessa dinamica si presenta sulla tratta maestra Milano Centrale – Roma Termini e viceversa, dove Trenitalia è più ritardataria.