Dopo la Europe Cup femminile del 2023, un altro titolo prestigioso viene incamerato dalla blasonata confederazione di società che gravita attorno al Palatennistavolo di Cagliari
Oltre alle continentali Quattro Mori a far sorridere il movimento del pongismo sardo ci pensa la Marcozzi che trionfando nella Coppa Italia maschile 2025 riprende il filo del successo interrottosi nel 2001 quando si impossessò del suo quarto scudetto in una storia cominciata nel 1972.
Un risultato che infiamma la tifoseria perché tra i tre protagonisti figura il marcozziano doc Carlo Rossi (vedere intervista in basso) che tante soddisfazioni sta regalando da quando, undicenne, frequentò con assiduità la struttura di Mulinu Becciu facendo man bassa di primati e medaglie à gogo.
L’ultimo capolavoro viene costruito sfruttando nel migliore dei modi il fattore casalingo, con due successi perentori: in semifinale viene superata la rivelazione Tennistavolo Sassari, che in campionato si mostra come una matricola tutt’altro che ingenua. E poi, in finale, la squadra allenata da Massimo Ferrero mette la museruola ad una Virtus Servigliano che aveva destato meraviglia per aver estromesso dei giochi l’Apuania Carrara, compagine dominante quasi totalmente la scena maschile italiana nell’ultimo decennio.
Assieme a Rossi si sono superati i suoi compagni: l’indiano Jeet Chandra e il piemontese Federico Vallino Costassa che così ha commentato l’insperata conquista: “Sono state due partite molte intense in cui il nostro spirito di squadra ha fatto la differenza. Vincere questo trofeo con la maglia della Marcozzi è stata un’emozione molto bella e farlo per la prima volta nella storia della società, in casa, forse ancora di più.
Noi siamo stati protagonisti di questo risultato ma non dobbiamo dimenticarci di tutte le persone, allenatori, dirigenti, staff, che ci hanno permesso di arrivare alla gara nelle condizioni migliori possibili, che hanno sempre fatto il massimo per aiutarci e a loro vanno i nostri primi ringraziamenti.
E poi ai ragazzi che sono in squadra con me, che nei momenti difficili, mi sono stati vicino e hanno saputo aiutarmi per vincere tutti insieme questo trofeo”.
Vista l’importanza della posta in palio non poteva mancare il presidente nazionale Renato Di Napoli che è arrivato a Cagliari anche col vicepresidente vicario Carlo Borella.
Ma nel corso della premiazione era quasi d’obbligo la presenza di Raffaele Curcio: per via del suo fresco incarico di consigliere federale, ha dovuto lasciare il timone della Marcozzi che comunque segue con inalterato impegno.
In concomitanza con la competizione maschile si è tenuta la sfida secca che ha assegnato anche la Coppa Italia 2025 femminile. In questo caso nessuna sorpresa con il Castel Goffredo che con questa, di coppe, ne ha collezionato ben sette. Le padrone di casa del Quattro Mori si sono comunque destreggiate molto bene, specie con la romena Tania Plaian che è riuscita a prendere un punto all’inossidabile club mantovano. Con lei hanno giocato, seguite dal tecnico Stefano Curcio, Miriam Carnovale e Arianna Barani.



