TROPPI ANNUNCI E PROCLAMI E NESSUN CANTIERE APERTO

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Il Ministro delle Infrastrutture Giovannini ha annunciato trionfalisticamente che opere pubbliche, per un valore complessivo di 20 miliardi

Sono sbloccate in quanto sono stati nominati i commissari incaricati di curarne l’esecuzione. Ha pure annunciato che sono stati messi a disposizione 4 miliardi di euro per i collegamenti tra i porti del nord e quelli del sud e che sono stati assegnati i fondi per le aree metropolitane. Tutti allietanti proclami, ma nessun cantiere.
Sarebbe stato certamente più apprezzabile e gradevole la comunicazione da parte del ministro circa l’avvio del cantieri. I 25 miliardi del PNRR, pronti per essere spesi, giacciono ancora inutilizzati. L’intoppo è quello di sempre: una burocrazia statale e regionale incapace di rimuovere gli ostacoli e di sveltire le procedure. Una incapacità che è frutto di una “cultura” burocratica cristallizzata negli anni all’insegna della inerzia e della deresponsabilizzazione.
La prima delle riforme che il governo Draghi è chiamato ad affrontare è quella della burocrazia. C’è urgentissimo bisogno di assunzioni qualificate. Occorrono provetti tecnici informatici, manager capaci, ingegneri con specializzazioni gestionali, ecc. Solo cambiando le risorse umane può nascere una nuova “cultura” nella pubblica amministrazione e i cantieri apriranno.

Francesco Castiello