Truffa con il “bonus facciate”, sequestrati 16 milioni di euro a Crotone

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Una truffa aggravata da 16 milioni di euro perpetrata ai danni dello Stato attraverso il cosiddetto ‘bonus facciate’ consistente nell’aver generato e commercializzato fittizi crediti d’imposta relativi a spese sostenute per falsi interventi edilizi ricadenti nel regime ‘bonus facciate’ introdotto dal Decreto Rilancio (D. L. 34/2020).

A scoprirla i finanzieri del Comando provinciale di Crotone che hanno eseguito un sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 imprese e di 8 persone fisiche.

Le indagini

Gli investigatori delle Fiamme Gialle si sono insospettiti quando hanno notato che una società di capitali, con sede dichiarata a Milano e operante nel settore della costruzione di edifici residenziali, aveva ricevuto e ceduto crediti d’imposta per rilevanti importi, maturati in seguito all’esecuzione di lavori di rifacimento facciate di alcuni immobili che in realtà non erano mai avvenuti e dunque falsamente documentati.

In concreto, lo schema fraudolento messo in atto sfruttava la possibilità di fruire dell’agevolazione fiscale mediante il meccanismo dello sconto in fattura e della successiva cessione del credito a istituti bancari o ad altri intermediari finanziari, come previsto dal ‘bonus facciate’. La società di capitali milanese ha, dapprima, attestato falsamente di aver eseguito molteplici lavori di ristrutturazione edilizia all’esterno di immobili, lavori acquisiti appunto tramite il meccanismo dello “sconto in fattura”.

Poi, una volta ottenute grazie a quelle attestazioni le credenziali di accesso all’apposito portale telematico creato dall’Agenzia delle Entrate, ha fatto transitare nel proprio cassetto fiscale i crediti di imposta maturati, sebbene quei documenti abbiano attestato operazioni oggettivamente inesistenti.