Si presentava come un ragazzo francese che viveva all’estero per lavoro desideroso di instaurare un rapporto con la vittima e indurla a credere in una relazione sentimentale. Ma dopo diversi mesi dal primo contatto virtuale e guadagnata la fiducia e la confidenza della donna, l’uomo ha iniziato a richiedere somme di denaro, motivandole con necessità personali e problemi di natura economica.
A smascherare la truffa, al termine dell‘indagine avviata dopo la denuncia presentata da una donna ligure, è stata la Polizia di Savona e Genova, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica di Roma e la collaborazione dei Centri Operativi di Bologna, Roma e Firenze, oltre che delle sezioni operative di Modena e Viterbo.
Le richieste di denaro erano diventate sempre più frequenti e quando la donna ha rifiutato di continuare i pagamenti è scattato il ricatto: l’uomo ha preteso denaro per non diffondere online foto intime della stessa vittima, che si è rivolta ai poliziotti della Sezione Operativa della Polizia Postale di Savona denunciando i fatti.
Le indagini hanno portato a smascherare una banda impegnata nelle cosiddette truffe romantiche commesse su piattaforme social. Il gruppo criminale, utilizzava di volta in volta diversi profili social fake.



