Il Gran Giurì riunito a New York ha ufficialmente incriminato Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America in carica dal 2016 al 2020 e in corsa per le elezioni del 2024. Il tycoon è così divenuto il primo presidente o ex presidente Usa a essere incriminato da una corte.
A portare avanti le accuse nei confronti di Trump, che verranno formalizzate all’inizio della prossima settimana, il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, afroamericano quarantanovenne, già noto per aver supervisionato il caso di Harvey Weinstein, il famoso produttore hollywoodiano al quale sono addebitate diverse molestie sessuali.
La messa in stato di accusa
Trump è stato messo in stato di accusa dal Gran Giurì, una giuria, formata da ventitré cittadini estratti a sorte, chiamata dai pubblici ministeri a decidere se le prove raccolte dalla procura sono sufficienti per portare una persona a processo. Per incriminare una persona serve la maggioranza dei voti.
L’accusa generalmente non viene resa pubblica fino a quando non viene depositata in tribunale o, in alcuni casi, fino a quando l’imputato non si presenta per la prima volta in tribunale.
Secondo la CNN, che cita persone informate sui fatti, Trump dovrà affrontare oltre 30 capi di accusa di frode aziendale.
L’incriminazione sarebbe legata ai soldi segretamente versati dal tycoon alla porno attrice Stormy Daniels durante la campagna presidenziale del 2016, per comprare il suo silenzio sui loro incontri sessuali.
Pagamenti sempre negati dall’ex presidente, ma rivelati invece dal suo legale, Michael Cohen, che è stato processato e condannato a tre anni di carcere per il denaro in nero dato alla donna e per aver mentito al Congresso.
Il dipartimento Giustizia si è già espresso sulla storia, decidendo di non intervenire. Il pagamento di una persona per non farla parlare è considerato un “reato minore”, ma la procura ritiene che questo sia avvenuto in violazione della legge sui finanziamenti elettorali.
È possibile che tra i capi di imputazione siano incluse anche altre vicende, tra cui anche quella, molto simile, del pagamento di Karen McDougal, ex modella di Playboy, che pure afferma di avere avuto una relazione con Trump.
Le prove
Probabilmente oltre ai riscontri bancari, la prova principale sulla quale si reggerà il procedimento è rappresentata dalla testimonianza della stessa Stormy Daniels.



