Sommando i decessi che si registrano in entrambi i sessi, rappresenta la prima causa di morte oncologica: circa 34mila le vittime annue nel nostro Paese. E i tassi di sopravvivenza, anche nei casi diagnosticati nelle fasi iniziali, sono inferiori a quelli che si registrano nei casi di malattie non meno diffuse: quali i tumori al seno, alla prostata e al colon-retto. Queste le ragioni del lavoro continuo da parte della comunità scientifica, intenta a individuare nuove soluzioni terapeutiche per migliore la prognosi.
L’ultima ipotesi prevede la possibilità di ricorrere all’immunoterapia – che ha già rivoluzionato la cura di diverse malattie oncologiche: tra cui proprio un sottotipo di tumore del polmone – insieme alla chemioterapia prima dell’intervento chirurgico. Un’opzione che, alla luce dei primi dati, rappresenterebbe un ulteriore successo per la scoperta premiata nel 2018 con il Nobel per la Medicina.


