Ucraina, De Luca: “Governo italiano dica se siamo in guerra”

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Di fronte all’ipotesi concreta di armi nucleari, da oggi il Governo italiano e i partiti politici hanno il dovere di dire al popolo italiano qual è l’obiettivo che stiamo perseguendo in Ucraina. Se è quello di una vittoria militare, dobbiamo dire agli italiani che siamo in guerra. Non possiamo vivere in un’economia di guerra senza dirlo in maniera esplicita

Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. “Quello che non è accettabile – ha aggiunto De Luca – è andare avanti per forza di inerzia e senza parlare chiaro, senza dire al nostro popolo quali sono le conseguenze delle nostre azioni e quali sono gli obiettivi che dobbiamo perseguire. Se l’obiettivo è la vittoria militare dell’Ucraina bisogna dirlo, ma bisogna anche dire con chiarezza quali sono le conseguenze di questa ipotesi”.

“Negli scorsi decenni sono stati attuati interventi militari per sconfiggere dittatori come Saddam Hussein, Gheddafi, dittature spietate e ignobili; dopo gli interventi militari non è cresciuta la pace, ma la guerra, non è stato sconfitto il terrorismo ma si è ampliata l’area di azione del terrorismo internazionale. Immaginare una soluzione militare in Ucraina significa ipotizzare una tale disgregazione del mondo ucraino e russo da determinare davvero un’incontrollabilità dei processi politici e militari.

Allora noi abbiamo la necessità di intervenire, di mobilitare le coscienze e far capire a tutti quanti che siamo arrivati a un punto limite, a un passo dalla messa in discussione della vita delle nostre comunità, dei nostri figli”.