“La crisi umanitaria è senza precedenti dal dopo guerra e per farvi fronte l’Unione ha applicato per la prima volta dal 2001 la direttiva sulla protezione temporanea e anche questo testimonia la compattezza dell’ Unione. Una unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e ci vede in prima linea”.
“All’8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2200, i bambini 8500 ieri e oggi 9700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare”.
“Per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno ed in deroga alle quote del decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma che stagionale”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel corso del question time alla Camera.



