È lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all’azione per la comunità internazionale, esortatata a reagire alla “barbara e orribile aggressione di Putin in Ucraina, perché non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci”.
. Quindi la comunità internazionale deve resistere la “strisciante normalizzazione” delle sue azioni in Ucraina. Altro punto è la soluzione diplomatica alla guerra che, sostiene il premier britannico, va perseguita ma soltanto con la piena partecipazione del legittimo governo ucraino. Infine l’inquilino di Downing Street sostiene che debba essere avviata rapidamente una “campagna per rafforzare la sicurezza e la resilienza” tra i Paesi Nato.
