Ucraina: il caro prezzi colpisce dolci e gelati da 9,5 mld

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L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime colpisce direttamente il settore della pasticceria e del gelato che vale in Italia ben 9,5 miliardi di euro e rappresenta uno dei simboli del Made in Italy nel mondo.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione della riapertura dal vivo del 43/o Salone Internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè (Sigep) in fiera a Rimini.

Un settore – sottolinea la Coldiretti – fortemente segnato dagli effetti della guerra in Ucraina che ha spinto i costi energetici ma anche quello delle materie prime agricole di base con effetti sui costi di produzione che hanno costretto gli operatori a ritoccare verso l’alto i listini.

A pesare sono soprattutto – sottolinea la Coldiretti – i costi energetici di cottura con aumenti del 69% ma quotazioni elevate si segnalano anche per tutte le componenti base dei dolci e dei gelati, dal burro che è aumentato 11,2% allo zucchero in crescita del 5,2% fino alla farina balzata del 9% alle uova con +3,6% secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat a febbraio.

Senza dimenticare che in alcuni casi non si tratta più solo di un problema economico ma della difficoltà a produrre per la mancanza di ingredienti come ad esempio l’olio di girasole impiegato in pasticceria per dolci e biscotti di cui l’80% delle esportazioni dipendono dall’Ucraina.