La pioggia è importante con l’avvio delle semine primaverili in una situazione in cui il fiume Po fa registrare un livello idrometrico di -3,4 metri al Ponte della Becca, ma pesanti anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 6% di quello di Como al 28% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
Il raccolto italiano di soia destinata all’alimentazione degli animali dovrebbe superare il milione di tonnellate (+16%) su oltre 290mila ettari coltivati, quello di girasole sfiorerà le 300mila tonnellate (+5%) su 122mila ettari mentre la produzione di mais sarà di oltre 6,1 milioni di tonnellate (+1%) su più di 600mila ettari a livello nazionale, minacciati dall’emergenza siccità che – precisa la Coldiretti – continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana.
. Uno scenario preoccupante – continua la Coldiretti – proprio nel momento in cui i consumi alimentari mondiali potrebbero nel tempo spostarsi, in diversi Paesi, dal grano al riso, secondo il Dipartimento dell’agricoltura statunitense (Usda) che evidenzia come i mercati cerealicoli globali siano stati colpiti dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla quasi completa cessazione delle esportazioni di grano da quel Paese.
Quello del riso è peraltro l’unico settore in cui l’Italia è più che autosufficiente in una situazione in cui – evidenzia la Coldiretti – il Paese è deficitario in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo.


