Dall’inizio della guerra sono arrivati in Europa oltre quattro milioni di rifugiati, un quarto di questi sono minorenni e hanno dovuto interrompere ogni attività di studio e formazione. Se le scuole europee sono oggi aperte a questi giovani, poco o nulla si è fatto per aprire le nostre università.
A nostro avviso la Commissione europea deve istituire un programma straordinario, una sorta di ’Erasmus4Ukraine’, che preveda la possibilità agli studenti universitari ucraini di iscriversi gratuitamente e frequentare i corsi nelle università europee. Oggi questo non è possibile perché mancano gli accordi bilaterali fra gli atenei europei e quelli ucraini. Superiamo i cavilli burocratici e concediamo una deroga affinché tutti possano essere accolti anche nelle nostre università, in particolare le studentesse perché la maggior parte dei ragazzi sono rimasti invece a combattere in patria.
Riconoscendo loro i crediti formativi daremo la possibilità a questi giovani di proseguire i loro studi accademici nonostante questa orribile guerra. Non ci sarebbe vittoria più grande per l’Unione europea che quella di riconsegnare nelle mani dei giovani ucraini il loro futuro e le opportunità che Vladimir Putin sta cercando di strappargli via per sempre”, così in una nota Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle



