“Le armi – ha aggiunto, rispondendo a una domanda sulla scelta del Governo di intensificare le forniture militari a favore dell’Ucraina – rinviano la pace e creano morte oltre confine e disoccupazione in Italia. C’è il rischio di avere un autunno e un inverno di tensioni sociali, di licenziamenti di massa, di chiusure di massa. Prima finisce la guerra meglio è”.
A chi gli ha chiesto se vede responsabilità del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel mancato raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco, il segretari del Carroccio ha replicato: “No, dovranno decidere Ucraina e Russia i termini dell’accordo e del dialogo, non io né nessun altro. Io sto lavorando per disarmare e fermare le parti in conflitto, poi saranno loro a decidere, non spetta a me dire a Zelensky cosa deve accettare o cose simili”.