Siamo in regime di guerra, la gente è consapevole che bisogna difendersi, ma dentro questa guerra bisogna al tempo stesso continuare a vivere”. A parlare della guerra in Ucraina è il vescovo di Kharkiv-Zaporiza, mons. Pavlo Honcaruk che oggi interviene al Meeting di Rimini per raccontare la sua testimonianza in un luogo di guerra.
“È molto diversa la situazione delle persone che vivono vicino alla linea del fronte, dove di continuo ci sono i bombardamenti e quelli vicino a te muoiono – dice in una intervista a IlSussidiario.net – rispetto a chi vive a 50/10 chilometri dalla linea del fronte, o a maggior ragione dall’altra parte dell’Ucraina, a Occidente. L’intensità di questa ‘vita in guerra’ dipende molto anche da questi parametri geografici.
Sui rapporti con le altre confessioni, mons. Honcaruk dice: “Già prima della guerra c’erano buoni rapporti con tutte le confessioni e anche con le altre religioni. Cosa diversa il Patriarcato di Mosca, perché lì, al fondo, c’è la politica di Putin. Abbiamo fondamenta diverse”.


