Cia guarda con interesse all’attenzione riservata, per la prima volta e in modo puntuale, all’agricoltura e alle sue esigenze in linea con le attuali sfide geopolitiche, socioeconomiche e ambientali dell’Europa.
Dunque, “è da questi asset -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- che dovrà ripartire anche il mandato temporaneo affidato a Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Ue e sostituto di Frans Timmermans per le politiche climatiche europee. Servirà, infatti, una maggiore apertura al confronto con gli agricoltori per trovare un vero equilibrio tra gli obiettivi di sostenibilità ambientale e le reali esigenze produttive del mondo agricolo. Da oggi -aggiunge Fini- l’Unione europea, quindi, tornare seriamente a riflettere su alcuni dei dossier più controversi, come la Proposta di Regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR), la revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (IED) e la legge sul ripristino della natura”.

