Incontro conviviale tra la capa della delegazione di Bruxelles a Tirana, Christiane Hohmanm, e l’Ambasciatrice statunitense Yuri Kim: “Massimo entusiasmo a lavorare assieme per lo sviluppo integrato del Paese delle Aquile”
Da due settimane è in carica a Tirana il nuovo vertice della delegazione dell’Unione Europea, l’Ambasciatrice Christiane Hohmanm, succeduta a Luigi Soreca e al facente funzioni Alexis Hupin: un insediamento coinciso praticamente con l’avvio dei negoziati tra Tirana e Bruxelles che ha formalizzato i tavoli di lavoro bilaterali da condurre su 35 capitoli corrispondenti ad altrettanti settori e ambiti dove si dovrà realizzare con la necessaria gradualità la convergenza tra l’ordinamento europeo e quello interno albanese nel rispetto delle caratteristiche economiche e sociali di quest’ultimo.
La nuova Ambasciatrice della UE, nominata dalla commissione von der Leyen – Borrell, ha svolto più di recente un summit conviviale con la collega e omologa degli Stati Uniti d’America Yuri Kim.
Proprio nelle settimane passate, a Tirana una grandissima festa in piazza Skanderbeg, colorata con le due bandiere di UE e USA, ha celebrato sia l’inizio delle trattative di adesione con Bruxelles sia il centesimo anniversario di amicizia tra il Popolo delle Aquile e Washington.
“Siamo molto felici di poter lavorare assieme soprattutto nella prospettiva dei prossimi mesi che saranno entusiasmanti e allo stesso tempo decisivi per predisporre gli sviluppi futuri dell’Albania e del Popolo albanese lungo il percorso europeo oramai tracciato”, hanno dichiarato le due alte rappresentanti diplomatiche che sintetizzano la totalità del blocco occidentale nella capitale del Paese balcanico.
Yuri Kim in particolare ha aggiunto che un passaggio decisivo, all’interno del più generale contesto, arriverà dai provvedimenti di ulteriore attuazione e integrazione della riforma della Giustizia, la cui applicazione ha già evidenziato buoni frutti in termini di conseguimento di maggiori livelli di trasparenza e di messa in campo di attività di prevenzione, accertamento e contrasto del fenomeno corruttivo.
In un proprio videomessaggio, in occasione della grande festa di piazza prima ricordata, davanti a migliaia di cittadini albanesi soprattutto giovani, il Presidente americano Joe Biden ha espresso massime parole di elogio per il contributo che l’Albania sta apportando, assieme agli USA, in Istituzioni come il consiglio di sicurezza dell’ONU a sostegno del Popolo ucraino, e ha ricordato con commozione lo straordinario gesto umanitario del Paese delle Aquile che nello scorso anno si è tradotto nell’accoglienza accordata a un numero significativo di famiglie afghane in fuga da Kabul.
All’inizio del mese di agosto, presso il senato di Washington, un gruppo trasversale di senatori, dei partiti repubblicano e democratico, ha firmato e depositato in progetto di legge, all’esame del Parlamento americano e del segretario di Stato agli affari esteri Antony Blinken, che istituisce una strategia quinquennale di assistenza economica e tecnica per favorire la stabile collocazione euro atlantica di tutti e 6 gli Stati della macroregione balcanica occidentale: Albania, Kosovo, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro e Bosnia Erzegovina. L’obiettivo è far venire meno, una volta per tutte, il rischio di frammentazione di tale decisiva area in una pluralità di zone di influenza dove si possono insinuare i condizionamenti russi e cinesi.
La strategia pluriennale pone un particolare accento al ruolo proattivo svolto finora dall’iniziativa Open Balkans – voluta dal Premier Edi Rama assieme ai colleghi di Serbia e Nord Macedonia – per ancorare la regione alla prospettiva occidentale, e si prefigge di ridurre progressivamente ogni possibile forma di dipendenza energetica e tecnologica da Mosca e da Pechino e di supportare l’adesione del blocco balcanico a istituzioni come UE e NATO.
Nel frattempo, in una propria intervista al media d’oltralpe Francesoir, il Premier Rama ha auspicato che il cammino di adesione dell’Albania si possa perfezionare completamente in un arco decennale: “In 500 anni, questa è stata la prima volta in cui il Popolo albanese ha potuto scegliere da che parte stare, dalla parte della famiglia europea, una scelta che ha compiuto senza divisioni. Un percorso che attuerà una volta per tutte lo Stato di diritto nel nostro Paese”.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI





