Ue, Rondinelli (M5S): “Peste suina è emergenza, la commissione agisca subito”

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La peste suina è un’emergenza europea. Il nuovo focolaio nel Lazio, dopo i casi di infezione riscontrati in Piemonte, Liguria, Marche e Umbria, dimostra che avevamo ragione a chiedere alla Commissione europea una strategia più chiara ed efficace di prevenzione per la gestione della fauna selvatica.

La peste suina circola in Europa dal 2017 e ha già colpito diversi Stati membri che fino ad ora sono intervenuti in modo autonomo ma è evidente come questa strategia sia del tutto inadeguata. Il comparto tra l’altro è ancora provato dalle restrizioni per il Covid-19 e il progressivo aumento dei costi di produzione: mangimi, fertilizzanti ed energia.

La Commissione europea, che pure ha nominato una task force sulla peste suina, non ha mai agito con la giusta determinazione e ha lasciato di fatto inascoltate le preoccupazioni di migliaia di allevatori italiani ed europei costretti a subire già da diverso tempo restrizioni alle frontiere sulle esportazioni di carne e salumi da parte di diversi Stati extra UE”, così Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.

“Già nel febbraio scorso con una interrogazione parlamentare ho fatto presente alla Commissione europea che la peste suina va affrontata a livello europeo intanto sostenendo gli sforzi dei territori colpiti, con risorse aggiuntive a tutela della bio-sicurezza. Poi finanziamenti specifici per gli allevamenti allo stato brado e soprattutto piani di prevenzione nella gestione della fauna selvatica, di monitoraggio ‘attivo’ dei boschi e delle foreste per tutelare dalla malattia i suini e in modo particolare quelli allevati allo stato brado