Il piano, informa la federazione, prevede norme più stringenti rispetto al passato, con un’entrata in vigore graduale nelle prossime tre stagioni sportive.
Il presidente federale, Gabriele Gravina, che è anche a capo della Commissione club licensing della Uefa, ha sottolineato che la riforma “rappresenta una svolta epocale, un contributo, speriamo decisivo, per arrestare la pericolosa tendenza allo squilibrio dei conti dei club.
Il direttore Financial sustainability and research della Uefa, Andrea Traverso, ha esaminato la situazione italiana, ponendo l’accento su alcuni dati preoccupanti (ad esempio, nel biennio 20/21 il calcio europeo ha registrato una perdita di circa sette miliardi ma in Italia club perdono quanto quelli inglesi pur fatturando meno della metà) e invitando a ragionare di sistema per mettersi subito al lavoro anticipando anche l’entrata in vigore delle norme Uefa.


