Mostre, presentazione di un libro e gli erbolari. Natura e folclore danno il meglio
USSEGLIO – Il Museo Civico di Usseglio “A. Tazzetti” in Val di Viù (TO) non ospita solo collezioni di arte, archeologia, scienze naturali ed etnografia ma allestisce periodicamente anche mostre temporanee, essendo il Museo capofila del progetto Museo Diffuso Valle di Viù, dedicato alla narrazione della storia ed alla valorizzazione dell’arte e del patrimonio artistico-culturale e naturalistico di Usseglio e delle Valli di Lanzo.
In questo ambito prosegue anche nei prossimi giorni (sabato, il 23 e il 30 agosto) ed in parte fino al 7 settembre, l’intensa attività estiva che lo ha caratterizzato con la messa in agenda nei mesi scorsi dell’apertura di alcune mostre e l’istituzione del Premio di pittura “Elena Tazzetti”.
Con gli ultimi appuntamenti d’agosto il Museo Tassetti si avvia però alla chiusura delle mostre in corso.
Infatti sabato 30 agosto, dalle 16 alle 17,30, sarà presentato il libro Tesori tra le pieghe di un abito di Nicoletta Rodes; fino a domenica 7 settembre proseguirà, invece, la mostra Erbe Erbolari Erbari aperta dallo scorso 28 giugno; il 31 agosto, infine, “Àiva. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo”, un particolare e specifico reportage fotografico sulle Valli di Lanzo.
Nicoletta Rodes è una “artista istintivo-creativa” che si occupa da tempo di folclore e tradizione; grande successo ha riscosso, ad esempio, la mostra da lei curata in collaborazione con il Gruppo Donne Rosa su campane e campanacci di varia tipologia ed epoca – oggetti che per la loro originalità ed il loro significato storico e folkloristico sono ormai diventati oggetti di culto per molti appassionati – nella quattro giorni di festa patronale di Santa Anastasia a Monastero di Lanzo, nello scorso novembre 2024.
Nello specifico del suo libro che sarà presentato, ci piace sottolineare il lavoro di ricerca da lei svolto sull’origine dell’abito, specificatamente, sulla ricchezza dell’intero abbigliamento e delle famose croci che da Lanzo, ed in tute le tre vallate, fin quassù ad Usseglio sono memoria storica dall’Ottocento di specifiche tecniche e varie ed originali preziosità, figlie del “saper creare” col metallo, begli adorni che si fanno ammirare volentieri, da parte di autentici artisti-artigiani-gioiellieri.
“Erbe, Erbolari, Erbari” è invece una mostra che è un vero e proprio viaggio alla scoperta del mondo vegetale con le sue infinite componenti, dagli erbari del Settecento alla ricerca moderna. Fin dal Cinquecento, però, sono nati gli orti botanici (a Padova nel 1545, a Firenze nel 1554, …).
Nel Medioevo, soprattutto nei monasteri le piante, medicinali e non, erano coltivate a scopo curativo, con più o meno scientificità. Nacquero così i primi erbolari (libro che descrive le piante medicinali e le loro proprietà, con la descrizione ed illustrazioni, compilati soprattutto dai monaci che si occupavano di farmacia nelle grandi abbazie).
Questi, con le loro conoscenze botaniche, erano fondamentali nella raccolta delle erbe e nella successiva fase di studio ed utilizzo.
Nell’esposizione in questione vengono così proposte alcune figure di erbolari storici: quello di frate Bottalini, monaco alla Certosa di Collegno (a cura di Marisa e Manuel Torello, esperti di questo erbario); quello di Francesco Peyrolery, nativo di Viù che per decenni nel Settecento lavorò all’Orto Botanico di Torino e quello di Clarence Bicknell, appassionato botanico che a fine Ottocento realizzò il suo museo a Bordighera.
Accanto a queste “chicche” trovano posto alcune realizzazioni di frutti artificiali a scopo didattico realizzati da Francesco Garnier Valletti.
Il fine di questa mostra, con l’esposizione di alcuni dei campioni dell’erbario, è quindi la valorizzazione dell’intera raccolta botanica del Museo Tazzetti, curata da Enrico Peter Grande.
Alla realizzazione della mostra hanno collaborato – oltre a Marisa e Manuel Torello di Druento – l’Accademia di Agricoltura di Torino, il Museo Clarence Bicknell e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera, e Aldo Chiariglione, profondo conoscitore della flora delle Valli di Lanzo.
L’erbario del Museo Tazzetti (MCAT) è stato costituito nel 2024.
L’ultimo giorno, il 31 agosto, come dicevamo il tutto si concluderà con “Àiva. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo”, il reportage fotografico di Aldo Audisio e Laura Gallo.
Questo reportage è nato su progetto di Aldo Audisio e Laura Gallo i quali, con un’ottantina di fotografie in bianco e nero di vari autori, presenteranno vari aspetti (ed emozioni) che si possono percepire e vivere attraverso quegli scatti, in prossimità delle varie tipologie di acque che caratterizzano le Valli di Lanzo.
Orari di apertura del Museo di Usseglio: ore 10 – 12 | 15 – 18. Chiuso lunedì e giovedì
Museo Civico Alpino “Arnaldo Tazzetti”. Piazza Luigi Cibrario – Usseglio (TO).
(+39) 0123/756421. info@museotazzetti.it. – museotazzetti.it.
Franco Cortese Notizie in un click



