Bar e ristoranti chiusi: solo asporto. Le vaccinazioni cominciarono a rilento. Vietati gli spostamenti tra regioni diverse. La polizia ti fermava ad ogni angolo per chiederti l’autocertificazione. Il 2020 registrò centomila morti in più rispetto alla media degli anni pre covid. A fine gennaio la maggioranza giallorossa stentava a trovare un’intesa con Renzi.
Mattarella ruppe gli indugi: il 3 febbraio 2021 l’incarico a Draghi per formare un nuovo Governo. Il 13 febbraio il giuramento del nuovo premier. La maggioranza è più larga: da Leu alla Lega. Solo Fratelli d’Italia resta all’opposizione. Uno schema politico che si è sostanzialmente ripetuto pochi giorni fa anche per la rielezione di Mattarella al Quirinale.
Draghi è l’ex direttore generale del Tesoro che fece le privatizzazioni, l’ex Governatore della Banca d’Italia, l’ex Presidente della Bce che salvò l’euro e impose il Quantitative easing a tutela dei Paesi europei più deboli. Sulle banconote dei cittadini dell’Eurogruppo c’è la sua firma. L’Unione Europea vuole dare all’Italia 191 miliardi, di cui 69 a fondo perduto per ripartire dopo la pandemia. I tedeschi, i francesi, le banche si fidano di Draghi. Mattarella sceglie la via dell’Europa.



