Nonostante il miracolo di una ricostruzione così rapida e virtuosa, non riesco a considerare quello di oggi un giorno di festa.
Prevale in noi il ricordo delle vittime e un dolore ancora vivo.
ll crollo del ponte Morandi è stata una tragedia immane, indelebile. La memoria di ciò che accadde il 14 agosto di tre anni fa continua a rinnovare in noi il dolore per la terribile ferita aperta quel giorno.
La vista del nuovo ponte e il ritorno
di Genova alla sua normalità non riesce purtroppo a cancellare la nostra tristezza. E tuttavia, in questa nuova struttura, non possiamo non trovare un motivo di orgoglio e anche di speranza.
Non è soltanto la prova delle grandi risorse che la città e il Paese sono in grado di trovare per superare le difficoltà ma anche un incoraggiante esempio di rinascita.
