Un fine settimana a #BuenosAires, per la presidenza della Progressive Alliance, la rete globale dei partiti progressisti

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Trump e Milei, Orban e Netanyahu sono tutti poli di uno stesso vento reazionario che soffia forte anche da noi. L’altro polo da anni è Putin, ho voluto chiarirlo a quella parte di mondo che non avverte, come noi, il suo attacco all’ordine mondiale basato sul diritto internazionale.
A fronte dell’internazionale nera, sempre più minacciosa, siamo impegnati a rafforzare le nostre reti progressiste globali e integrarle come dovrebbero fare l’Alleanza Progressista e l’Internazionale socialista, a lavorare con tutti coloro che si battono per la democrazia, i diritti umani, il multilateralismo.
Anche qui, a migliaia di chilometri di distanza, #Gaza è avvertita con la stessa urgenza, tutti i partiti e i movimenti si sono impegnati, in ogni sede, a partire dalle Nazioni Unite, ad adottare le azioni necessarie per fermare lo sterminio del popolo palestinese e a riconoscere lo Stato di Palestina per rilanciare le condizioni di una pace giusta in Medio Oriente. Tra i pochi che non lo hanno già fatto, c’è il Governo italiano, un danno per la nostra immagine nel mondo. Tra le cose in comune che legano Meloni e Salvini a Milei vi è proprio l’amicizia con Netanyahu.
Domani – sempre con @chiarabraga, @f.porta, @nicolocarboni e @maria.rosaria.barbato – saremo impegnati a San Paolo per altri incontri politici e istituzionali e porteremo la nostra solidarietà al Brasile per gli attacchi sta subendo da Trump e dagli eversori bolsonaristi, amici di Salvini