Ieri la Corte dei Conti, “colpevole” di certificare i ritardi del governo nell’attuazione del Pnrr, oggi l’Agenzia delle Entrate. Il governo Meloni non perde il vizio. È sempre alla ricerca, vedi il Superbonus, di un capro espiatorio per non dover riconoscere i suoi fallimenti. L’ultimo pasticcio è sulla Zes unica del Mezzogiorno, voluta dal ministro Raffaele Fitto. Il credito di imposta per la Zes ha fatto il pieno di domande. Ma di conseguenza la percentuale del contributo, a fronte delle poche risorse disponibili stanziate dal governo, come certificato dall’Agenzia delle Entrate, è risultata drasticamente ridotta.
L’arrampicata sugli specchi di Fitto sul tax credit per il Sud
Fitto, che ieri come richiesto dalle opposizioni ha tenuto un’informativa alla Camera, più che fare mea culpa per le poche risorse stanziate se la prende con l’Agenzia delle Entrate: “Il provvedimento è sbagliato”, accusa e rivendica “il successo della misura”.
Il provvedimento in questione è quello firmato il 22 luglio dal direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini, che fissa al 17,66668% la percentuale del credito di imposta effettivamente fruibile dalle imprese interessate dalla nuova misura prevista dal decreto Sud.



