Un nuovo avvistamento, questa volta in Puglia, di un esemplare delle cosiddette “specie aliene” che invadono i nostri mari.
Il 6 agosto, nel corso di un’immersione per campionamenti e studi scientifici, gli speleosub del Centro di Speleologia Sottomarina Apogon di Nardò hanno avvistato e filmato un esemplare di pesce scorpione in una cavità sommersa lungo la costa di Santa Caterina. L’avvistamento e la documentazione video sono stati realizzati dallo speleosub e dal biologo marino Michele Onorato che, insieme al collega Damiano Zaza dell’Università di Bari, si era introdotto nella Grotta delle Tre Furneddhe (Via Cantù, Santa Caterina di Nardò) per effettuare dei campionamenti di fango
I due dottorandi erano sprovvisti di attrezzature idonee alla cattura del pericoloso animale. Si sono dovuti, pertanto, limitare a documentare con video l’esemplare di pesce scorpione e segnalare l’avvistamento alle Autorità comunali.
Cos’è il pesce scorpione
Il pesce scorpione (Pterois miles BENNET, 1828), noto anche col nome di pesce leone, appartiene alla famiglia Scorpaenidae ed è originario dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso. A causa del surriscaldamento globale, a partire dal 1992 è però stato avvistato sempre più frequentemente anche nel Mar Mediterraneo, nel quale è arrivato tramite il Canale di Suez. Esso, infatti, viene annoverato tra le specie lessepsiane, che prendono il nome da Ferdinand de Lesseps, ingegnere francese promotore ed esecutore del suddetto canale, dal quale passa il 12% del commercio via mare mondiale.


