E singolare assai, per giunta, che si paracaduti su Bologna, la sua città, dove comunque negli anni lui è stato peste e corna di tutti i capi-caseggiato del centralismo democratico per i quali la Madonna di San Luca viene dopo, ma molto dopo, i tortellini delle Feste dell’Unità. Peppone dalla sua nuvoletta non si capacita di dover far votare per lui, mentre Don Camillo – dalla sua – si rimbocca le maniche della tonaca e agita il randello nodoso ringhiando non poco.
Uno scherzo da prete come pochi. Come neanche i gesuiti della sinistra Dc saprebbero mai architettare. Birba di un sagrista qual è, Casini sta fregando i rossi per la seconda volta: un seggio a Bologna – si sa – val bene un tortellino.
Pietrangelo Buttafuoco



