UN TEATRO PAPILLON NEL SALOTTO PEDONALE DI TIRANA

0
16

Il Sindaco Erion Veliaj annuncia l’apertura del concorso per la realizzare della nuova infrastruttura culturale nel cuore urbanistico e istituzionale della città: sorgerà sull’area già sede dell’ex dopolavoro di vecchio stile italiano, ma con una consistenza dimensionale e una volumetria in altezza tripla rispetto alla preesistente vetusta architettura demolita nell’estate del 2020

Il teatro nazionale di prossima messa in cantiere è il frutto di un intenso lavoro consultivo e ricognitivo condotto dall’amministrazione comunale di Tirana di concerto con il Governo Rama, con l’obiettivo di mettere a disposizione della capitale albanese, di un pubblico internazionale sempre più numeroso ed esigente e della comunità artistica locale ed estera, una realtà a carattere polivalente di massimo pregio e di elevata funzionalità e comfort, in grado di rappresentare nel proprio genere un punto di riferimento unico per l’intera regione balcanica, anche sotto il profilo della capacità di suggestione estetica.

Si tratterà di un fantastico papillon che spiccherà in maniera completamente armonica nel contesto del centro storico e dei palazzi ministeriali e municipali “italian style” di una Tirana che, fuori di metafora, vuole presentarsi in formato galà per consolidare flussi turistici e residenziali già ora tali da farne la capitale di gran lunga più attrattiva dei Balcani e una delle città europee con le maggiori percentuali di aumento di arrivi e presenze continentali e mondiali.

Il progetto del nuovo teatro nazionale “papillon” è stato redatto da uno degli studi professionali più prestigiosi su scala globale, il “Bjarke Ingels Group” con sede in Danimarca.

“Abbiamo vinto la battaglia più grande fra tutte quelle che sono state politicizzate e strumentalizzate – ha dichiarato il Sindaco Erion Veliaj nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’apertura del bando di gara con il quale dovranno essere raccolte, nel corso dei prossimi sessanta giorni, le candidature da parte delle imprese interessate alla costruzione del futuro teatro nuovo nazionale – Il passato non deve rappresentare una camicia di forza ai danni degli sviluppi della città, soprattutto se si fa riferimento a un edificio che non era massimamente comodo né confortevole né aveva uno specifico pregio artistico, tanto che in origine era stato concepito come una sorta di dopolavoro che comportava, soprattutto nella stagione invernale, un dispendio evidente di energia per il riscaldamento.

“La missione di una corretta e responsabile amministrazione municipale – ha aggiunto Veliaj – non è quella di accontentare tutti. Semmai, è quella di servire tutti. Purtroppo, il bando per l’avvio della procedura di costruzione è stato rallentato a causa della non facile congiuntura internazionale che ha reso problematico e costoso il reperimento dei materiali edilizi e impiantistici. Adesso, però, la macchina amministrativa e procedurale è pronta a gestire questa entusiasmante operazione per la città nel suo insieme, senza distinzione tra destra e sinistra, senza differenze tra passatisti nostalgici e futuristi, ma con il solo intento di offrire alla Tirana internazionalizzata un’infrastruttura aggregativa, confortevole, dotata di spazi per ambiziosi calendari e programmazioni artistiche e per l’attivazione di un forte indotto economico terziario e commerciale”.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI