Una fase due per cambiare il Paese

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Zingaretti individua i tre problemi del Paese : bassa crescita, aumento della povertà e aumento delle diseguaglianze, quindi invita ad andare oltre il chiacchiericcio, le polemiche inconcludenti e, per la verifica di governo, propone il “piano strategico per l’Italia”, una “rivoluzione verde per tornare a crescere”.
Con questa proposta il PD assume compiutamente la questione dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici facendone un concreto programma di governo.
Sono cinque i punti principali di un «piano strategico per l’Italia» proposto ieri da Zingaretti che dovrebbe rilanciarne la «fase 2», «un patto di legislatura» da qui al 2023. Tra i punti:
-la decarbonizzazione dell’Ilva e il progetto Taranto città verde d’Europa;
-il passaggio «dall’Italia burocratica all’Italia semplice, per i cittadini e per le imprese», con 500 mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione;
-un «equity act» per ridurre le distanze sociali e territoriali (abbassare la pressione sulla terza aliquota Irpef per i ceti medi, un lieve incremento sulle aliquote più alte – combinare la riduzione del cuneo fiscale con spalmatura degli 80 euro su una fascia di reddito più ampia, rafforzare le azioni di contrasto all’evasione e l’uso della moneta elettronica);
-portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse, con un incremento annuo di 4 miliardi; estensione dell’obbligo formativo da 3 a 18 anni;
-un piano per la sanità, la cura e l’assistenza, l’aumento dell’indennità di accompagnamento, l’istituzione della figura dell’infermiere di condominio.