Negli ultimi anni, la mia professione come psicologa e esperta in vittimologia mi ha portato a confrontarmi con un fenomeno allarmante: l’aumento della violenza sui minori in Italia
Con un incremento del 34% dei casi segnalati, ci troviamo di fronte a una crisi che richiede la nostra attenzione e il nostro impegno. Molti di questi abusi avvengono all’interno delle mura domestiche, in quella che dovrebbe essere la sicurezza della famiglia. È particolarmente inquietante notare che le bambine sono le vittime più vulnerabili, con una percentuale che supera il 70% nei casi di violenza sessuale.
Questo non è solo un problema statistico, ma una realtà che colpisce profondamente la vita di bambini innocenti. Ogni volta che una mia paziente, una giovane vittima di abusi, si siede nel mio studio, il suo racconto diventa una ferita aperta che richiede attenzione e cura. Le mie esperienze quotidiane mi hanno insegnato che la violenza sui minori è complessa e radicata in fattori sociali, economici e culturali.
La disuguaglianza di genere, che permea ancora la nostra società, alimenta forme di violenza e discriminazione. Spesso, le famiglie affrontano stress economico che può sfociare in conflitti violenti. Ho visto come un ambiente instabile possa influenzare la vita dei più piccoli, portandoli a sentirsi intrappolati e incapaci di chiedere aiuto. Molti genitori, purtroppo, non sono in grado di riconoscere comportamenti abusivi o non sanno come cercare supporto, e questo crea un ciclo di violenza difficile da interrompere.
Le conseguenze della violenza sui minori sono devastanti e riguardano non solo la salute fisica, ma anche il benessere psicologico. Molte delle mie pazienti affrontano traumi che le accompagnano per tutta la vita. L’ansia, la depressione e i disturbi post-traumatici da stress sono solo alcune delle sfide che devono affrontare. Ho visto come questi traumi possano influenzare negativamente le loro relazioni e il rendimento scolastico, creando un effetto a catena che può durare anni.
Per affrontare questo problema, credo fermamente nella necessità di un approccio multidisciplinare e coordinato. È fondamentale promuovere programmi educativi che sensibilizzino adulti e minori sui diritti dei bambini e sulle forme di violenza.
La formazione dei professionisti che lavorano a contatto con i minori è cruciale: insegnanti, operatori sociali e forze dell’ordine devono essere in grado di riconoscere i segnali di allerta e intervenire in modo efficace.
Inoltre, è essenziale creare unità di intervento specializzate, composte da psicologi, assistenti sociali e forze dell’ordine, che possano rispondere rapidamente a segnalazioni di abusi. La collaborazione tra istituzioni, scuole e comunità è fondamentale per costruire un ambiente sicuro per i minori. Dobbiamo anche incoraggiare le vittime e coloro che assistono a episodi di violenza a denunciare, garantendo loro che non saranno soli e che esistono risorse per aiutarli.
Ritengo che sia cruciale rafforzare la legislazione in materia di protezione dei minori, prevedendo pene severe per gli abusi, insieme a misure di protezione per le vittime. Questo non è solo un compito per le istituzioni, ma una responsabilità collettiva.
La strada da percorrere è lunga e complessa, ma ogni piccolo passo è fondamentale. La mia esperienza come psicologa mi ha insegnato che il supporto psicologico è essenziale per le vittime di violenza. Dobbiamo garantire loro un accesso continuo a servizi di supporto, affinché possano elaborare le loro esperienze traumatiche e costruire strategie di coping efficaci.
L’aumento della violenza sui minori in Italia è una questione che ci riguarda tutti. È una battaglia che dobbiamo combattere insieme: famiglie, scuole, istituzioni e comunità. Solo attraverso un’azione coordinata e proattiva possiamo garantire un futuro più sicuro e sereno per i nostri bambini, promuovendo una cultura di rispetto, amore e protezione. La lotta contro la violenza sui minori è un impegno collettivo, e ogni voce, ogni azione, può fare la differenza.
Ogni volta che una vittima riesce a trovare la forza di condividere la propria storia, è un segnale di speranza. In questi momenti, il mio ruolo diventa quello di un facilitatore, di qualcuno che ascolta senza giudicare, che offre uno spazio sicuro in cui i minori possono esprimere il loro dolore e la loro paura. È un processo delicato, ma fondamentale. Attraverso il dialogo e la terapia, possiamo iniziare a costruire un percorso di guarigione.
Inoltre, la mia esperienza mi ha portato a comprendere l’importanza della prevenzione. Dobbiamo investire in programmi che insegnino ai bambini fin da piccoli a riconoscere comportamenti inappropriati e a sviluppare una consapevolezza dei propri diritti. Progetti nelle scuole, laboratori di educazione emotiva e campagne di sensibilizzazione possono costituire strumenti efficaci per prevenire la violenza. È essenziale che i bambini sappiano che possono e devono parlare, che esistono adulti pronti ad ascoltarli e a proteggerli.
Anche le famiglie, spesso in difficoltà, necessitano di supporto. La mia convinzione è che offrire programmi di assistenza e formazione per i genitori possa fare la differenza. Educare i genitori sulle dinamiche della violenza, fornire loro strumenti per una genitorialità positiva e creare reti di sostegno possono contribuire a rompere il ciclo della violenza. È importante che i genitori comprendano che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio e responsabilità.
In conclusione, la lotta contro la violenza sui minori richiede uno sforzo collettivo. Ogni professionista, ogni ente, ogni famiglia e ogni comunità ha un ruolo da giocare. Dobbiamo unirci per creare un ambiente in cui i bambini possano crescere al sicuro, essere ascoltati e sentirsi protetti. Come psicologa e esperta in vittimologia, sono convinta che, attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il supporto, possiamo costruire un futuro migliore per i nostri minori.
La mia speranza è che, insieme, possiamo trasformare questa crisi in un’opportunità per promuovere un cambiamento significativo. Solo così potremo garantire che ogni bambino, indipendentemente dalle circostanze, possa vivere un’infanzia serena, lontana dalla violenza e piena di amore e sostegno. La responsabilità è nostra, e ogni passo che facciamo oggi può avere un impatto duraturo sulle generazioni future.
Dott.ssa Klarida Rrapaj




