Come dobbiamo affrontare questi regimi che ,per evitare l’implosione interna, aizzano la loro popolazione a trovare nemici esterni (questo la storia ci insegna dei regimi dittatoriali o di regimi gestiti da oligarchie politiche ed economiche) .Oggi la crisi Ucraina ci pone di fronte ad un dilemma importante
Dobbiamo cercare la pace a tutti i costi? Come dice Papa Francesco il cammino della pace rimane purtroppo lontano dalla vita reale di tanti uomini e donne e, quindi, dalla famiglia umana che è ormai del tutto interconnessa. Il pontefice propone al mondo tre vie da percorrere per la costruzione di una pace duratura. Anzitutto il dialogo tra le generazioni,quale base per la realizzazione di progetti condivisi. Quindi l’educazione come fattore di libertà,responsabilità e sviluppo. In fine il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana. Tre elementi imprescindibili per dare vita ad un patto sociale senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente.
Continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale.Politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti. Continuiamo a non capire che l’interesse di Putin nei confronti dell’Ucraina sono frutto di un calcolo politico perche la democrazia in Ucraina non contagi la democrazia” russa gestita dall’alto.
Una simile diffusione sarebbe intollerabile per Mosca.Poi ci sono le giustificazioni delle regioni ucraine filorusse o impedire all’Ucraina di entra nella UE o nella Nato. Ma la sostanza è la debolezza degli USA e dell’UE. O l’Unione Europea cambia passo e diventa una vera federazione o queste crisi faranno implodere non i regimi autoritari ma gli inconsistenti regimi “democratici” europei.
UNIONE CATTOLICA



