US Open 2025, la frustrazione di Zverev: “Devo cambiare qualcosa”

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Alexander Zverev lascia New York con il peso di un’altra occasione mancata. Il tedesco, eliminato al terzo turno del US Open 2025 da un brillante Félix Auger-Aliassime, non ha nascosto la sua delusione in conferenza stampa, ammettendo apertamente di dover trovare soluzioni per risollevare la sua carriera negli Slam.
Un’altra caduta pesante

Dopo la finale persa in Australia, Zverev sembrava destinato a una stagione di vertice, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere finalmente un titolo del Grande Slam e di avvicinarsi a Sinner e Alcaraz nella corsa al numero 1 del mondo. Ma le sue ambizioni si sono sgretolate nel corso dell’anno: prima l’eliminazione precoce a Wimbledon contro Rinderknech, ora quella a Flushing Meadows contro Auger-Aliassime.

Il bilancio è amaro: Zverev perde 300 punti nel ranking ATP e registra un dato poco invidiabile. È infatti il primo top 3 di testa di serie dal 2005 (allora fu Nadal) a uscire due Slam consecutivi nella prima settimana di gioco.
“Non sentivo la palla”

In conferenza stampa, il tedesco non ha cercato scuse, ma ha evidenziato il suo disagio tecnico e mentale:

“È lo stesso che mi è successo lo scorso anno qui. Non ho avuto alcuna sensibilità con la palla, né nei primi turni né contro Félix. Ho provato a essere aggressivo, ma era impossibile. Il mio dritto non funzionava e il rovescio era sparito”.

Zverev ha raccontato di aver provato ad adattarsi, ma senza successo:

“Ho avuto una palla set nel secondo parziale che avrebbe potuto cambiare la partita, ma l’ho sprecata. Da lì è andato tutto in salita. Le condizioni del campo non sono cambiate, le palline sì, ma non voglio cercare alibi. La verità è che devo migliorare molto se voglio competere qui. Sono due anni che gioco male a New York”.

Una stagione deludente negli Slam

Per Zverev, il 2025 diventa così un annus horribilis nei Major. Nonostante un ottimo rendimento in altri tornei, il tedesco definisce la sua stagione Slam come “deludente”, con uscite premature che allontanano sempre di più il sogno di sollevare finalmente un trofeo del Grande Slam.

Se vuole restare agganciato al treno di Alcaraz e Sinner, Sascha sa che dovrà reinventarsi: “Ho bisogno di trovare qualcosa che mi renda un tennista migliore qui. Non posso permettermi altri anni così”.